Abbiamo ascoltato il nuovo disco di Luca Salmaso
Torna Luca Salmaso con un album coinvolgente, “Draghi fama e fango”, titolo che ha un che di alchemico
Musiche e testi sono tutti opera di Salmaso, che si è anche occupato di registrare il lavoro e produrlo. Puntualizzato questo, l’album è composto da dodici splendidi brani che si snodano tra l’acustico e un rock di matrice dark, con importanti inserimenti elettronici. Il sound sa sicuramente emozionare e traghettare perfettamente l’ascoltatore in quelle che sono le tematiche delle liriche, che potremmo definire come esistenzialiste, intense quindi a narrare la natura umana e le sfaccettature dell’io in contrasto con il sé, lotta dalla quale nascono quelle problematiche psicologiche, spesso psichiatriche, sempre più comuni di questi tempi ed accentuate dai non dimenticati lockdown durante il covid.
Non manca la morte, nella fattispecie quella del padre di Salmaso, evento che ha con evidenza segnato la vita dell’artista e la sua produzione musicale. Si potrebbe pensare ad un disco nichilista, e non sarebbe sbagliato farlo, salvo precisare che di nichilismo attivo si tratta, ovvero la visione dura e cruda della vita e della società ma con la consepavolezza che anche in questo scenario è giusto pensare ai propri obiettivi e al bello che la vita può darci. Con un occhio rivolto al futuro, non per forza salvifico. “Draghi fama e fango” ci regala un Salmaso lucido, complesso e ricco di valore, elemento sempre più latente nel panorama odierno, non solo artistico.
a cura di
Redazione