Atum Act II, il nuovo capitolo della trilogia rock degli Smashing Pumpkins

L’opera rock realizzata dall’intramontabile band americana The Smashing Pumpkins arriva al suo secondo atto con Atum – Act II, pubblicato il 31 gennaio 2023

Facciamo un piccolo passo indietro. Di cosa si tratta? Atum: A Rock Opera in Three Acts è il dodicesimo album in studio della band di Billy Corgan, pubblicato in tre parti di undici brani ciascuna e che vedrà il compimento con l’uscita di Atum – Act III prevista per aprile 2023.

Sulla stessa scia del precedente capitolo Atum – Act I, dato alle stampe il 15 novembre 2022, e con la severa ambizione di bissare il doppio concept album del 1995 Mellon Collie and the Infinite Sadness, il quartetto dell’Illinois continua a sorprendere ed impressionare la critica ed i fan di vecchia data.

Un album suggestivo e coraggioso che, muovendosi sulle ritmiche dell’alternative rock, abbraccia ed esplora sonorità shoegaze, electro wave e dream pop

A tratti ruvido, sostenuto da riff monocorda di chitarre distorte, a tratti sognante con liriche sospirate, le undici tracce si presentano come un melting pop sonoro di echi, riverberi e dissonanze tra litanie, sussurri e grida angosciate.

L’album si apre con la sinfonia celestiale Avalanche, prosegue col riff graffiante di Empires, plana dolcemente sulla raffinata Neophyte, solca malinconicamente i tratti industrial con Moss ed atterra con la morbida ma ricercata Night Waves.

La seconda parte del disco è impreziosita dalla ballad introspettiva Space Age, dalle ritmiche in levare di Every Morning, passando per la frenetica To the Grays e la nostalgica Beguiled. I titoli di coda sono tutti per la struggente The Culling e, successivamente, per Springtime, l’unico vero brando acustico del disco.

Un climax di grande effetto in cui coesistono l’inferno ed il paradiso

Un disco che affascina e che, oltre a mostrare un’inequivocabile abilità tecnica, risulta originale e convincente. Una perpetua trance ipnotica tra claustrofobia e totale libertà dove la band scava nei meandri più intimi dell’inconscio e ci lascia una profonda curiosità per il terzo – nonché conclusivo – atto.

A cura di
Edoardo Siliquini

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