“Colesterolo”, il nuovo singolo de Il Re Tarantola

Il Re Tarantola colpisce ancora con un nuovo singolo in collaborazione con il rapper Dutch Nazari: “Colesterolo”

Colesterolo” è il nuovo singolo del paladino del cantautorato punk italiano Il Re Tarantola, scritto ed interpretato con Dutch Nazari. Il brano è uscito il 15 marzo su tutte le piattaforme di streaming e in radio, anche grazie al Piccio Records in collaborazione con La Stalla Domestica.

Il cantante di Biennio (BS) segna un altro colpo con la sua produzione lo-fi che ormai caratterizza il suo repertorio. Il nuovo brano ha un’anima satirica volto a denunciare l’infinito precariato che condiziona i lavoratori italiani. La fuga da uno stato di ansia perenne nel non essere all’altezza delle aspettative e non riuscire a soddisfare i grandi sogni che ci portiamo dietro.


Il colesterolo rimane l’unica difficoltà sicura: i problemi di cuore.

Un caloroso benvenuto a Il Re Tarantola su Distorsioni Sonore. I testi delle tue canzoni fanno intuire una personalità ironica e curiosa. Come ti definiresti in una sola parola?

Incazzato.

Il tuo nome d’arte è davvero bizzarro, che storia si nasconde dietro di esso?

Tipo “Il re Scorpione” con “The Rock”, ma con “tarantola” al posto di “scorpione” e me stesso al posto di “The Rock”.

Quale è il tuo approccio alla musica e che ruolo rappresenta nella tua vita?

A volte penso sia una condanna. Avrei potuto fare tantissime altre cose se non avessi pensato alla musica tutto questo tempo, è una specie di secondo lavoro, anche se occasionale. Comunque se va proprio male, con i concerti mi faccio qualche giorno di vacanza.
L’approccio artistico è che quando mi viene in mente qualcosa di interessante prova a metterlo giù da qualche parte, poi, più o meno velocemente, diventa una canzone. Quando arrivo a 10 canzoni le metto insieme e le chiamo album.

Il 15 marzo è uscito il tuo nuovo singolo “Colesterolo”, coerente nella produzione lo-fi con i lavori precedenti. Parlaci un po’ di questa tua nuova avventura.

L’ho registrata a casa come tutte le altre canzoni da 15 anni a questa parte, con una batteria “Alesis Nitro Mesh kit”, dei pedali della Zoom per chitarra e basso, una tastiera midi e una versione vecchissima di Cubase “Sx” o qualcosa del genere, tipo del 2004. Poi Dutch Nazari ha cantato la sua parte, me l’ha mandata e l’ho messa dentro la canzone.

“Colesterolo” rappresenta una metafora all’interno del brano?

No, colesterolo è proprio il colesterolo.

Dal testo emerge una difficoltà nel trovare il proprio posto nel mondo, che secondo i canoni della società si raggiunge trovando un lavoro stabile. Secondo te questo pensiero, quanto incide nella mente dei giovani?

Dovresti chiederlo ai giovani. Comunque penso che incida molto e negativamente.

Credi che prima o poi Il Re Tarantola troverà un lavoro conforme alla società o continuerai ad essere Manuel con la passione per la musica?

Non ho capito il nesso tra lavoro conforme alla società e passione per la musica, mica sono i Derozer.
Quando canto “..ma prima dovrei trovare un lavoro..” mi riferisco a un impiego che sia tutelato e che ti permetta di poter pensare alla tua vita serenamente.
Da 14 anni lavoro come educatore, in un settore lavorativo che si chiama proprio “sociale” quindi in teoria dovrebbe essere conforme alla società. Il problema è che questo lavoro importantissimo per la società, svolto da molte molte persone con tanti anni di esperienza e che hanno studiato per questo, non è tutelato a livello legislativo, con situazioni paradossali che possono costringerti a renderti disponibile sei giorni a settimana e a ringraziare le divinità se riesci ad arrivare ad 800 euro al mese. Situazione che ovviamente non ti permette di pensare serenamente ad altri progetti di vita, non che non li vorrei.
Quindi diciamo che è la società che dovrebbe conformarsi al mio lavoro e non io che dovrei trovare un lavoro conforme alla società. Anche perché con le situazioni non proprio semplici che stiamo vivendo, come già detto, è un’attività fondamentale. Attualmente è uno dei profili professionali più richiesti in Italia..e ci credo, date le condizioni.

Insieme a questo, come scritto sopra, arrotondo un po’ con la musica: suonando, promuovendo, organizzando, ma ovviamente in questo settore la situazione riguardo a questi aspetti è ancora peggio.
Ciao!

a cura di
Rebecca Puliti

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