Elephant Brain – Largo Venue, Roma – 18 febbraio 2023

Arriva, finalmente, anche a Roma la musica dal vivo degli Elephant Brain

Un tour lunghissimo, quello degli Elephant Brain, quello di Canzoni da odiare. Ma a giudicare dall’accoglienza che ricevono, le loro canzoni sono più da amare. 

“Canzoni da odiare” è il loro secondo disco e, come diranno anche dal palco, è un disco figlio di un momento difficile, nato in un periodo assurdo. Quello che abbiamo vissuto tutti nel 2020. 

È un disco che celebra l’insicurezza, le paure dei grandi. Ma soprattutto, è un disco che parla di quel che resta, di quel che è davvero importante, di quello che serve per stare bene. Agli Elephant Brain per stare bene serve la musica, suonata, dal vivo, la gente davanti al palco che canta, gli amplificatori delle chitarre dietro le spalle, i camioncini vecchi o nuovi, gli Autogrill, gli alberghi di tutta Italia.

I testi delle canzoni hanno sempre più peso e dimostrano tutti i loro anni, che forse si ritrovano anche vedendoli fuori dal palco, parlandoci al banchetto del merch. Banchetto letteralmente assalito e sommerso a fine concerto. Ma quando li vedi sul palco, la sensazione sulla pelle è quella di “scuole superiori”, talmente sinceri e liberi e divertiti. Qualcuno starà scrivendo su un diario Smemoranda o sul muro del bagno “i love Elephant Brain” appena li vede salire sul palco. 

22:15, dopo i Rosso Marte in apertura, ecco i cinque ragazzi di Perugia: intro musicale, salutano e iniziano. Mi sbaglierò e Neanche un’ora sveglio, i primi due pezzi del concerto e i primi due del disco. 

“Roma ci siete o no?”, il pubblico di Largo c’è eccome e canta tutta Weekend. Bebo scende tra il pubblico con la sua chitarra, la fa suonare alle persone e poi ritorna per presentare Ci ucciderà la canzone che ha dato il via alla collaborazione con Jacopo Gigliotti

Dopo due incursioni di palco da parte del pubblico, ecco che ci raccontano di questo disco, di come è nato. Di come serva lasciarsi divorare dal dolore, dagli errori, dai momenti difficili, per poterli trasformare e poterci trasformare anche noi. Suonano Come mi divori

“Questa canzone parla di chi ancora si sbatte per organizzare concerti, facciamo un applauso a Largo! Noi ci siamo resi conto che questa dimensione, quella del live, comporta tante altre cose oltre lo stare sul palco. Bisogna mangiare tanta me**a, ma questa è L’unica cosa che conta davvero per noi. E lo canta col cuore ben stampato sul viso, Vincenzo, mentre fa stage diving sulla gente accalcata, abbracciata. 

Quando finirà la suonano chitarra e voce, immersi nelle luci blu. E chiudono il concerto così come chiudono il disco, con Quel che resta

Tornano subito sul palco e, prima degli ultimi due pezzi, ringraziano, chi è qui stasera, chi li ha seguiti dalla loro amata Umbria e da ogni parte d’Italia. Anche questa è insicurezza, la chitarra di Bebo lasciata al pubblico che se la passa di mano in mano, per aria, e la fa girare per tutto il locale. Sembra brillare, un po’ sacra, quella chitarra.

Poi Soffocare, un pezzo da far spaccare le ossa e il locale. Ed è quello che vogliono, lo chiedono: “sono gli ultimi trenta secondi, ora spaccate sto ca**o di locale!”

Gli Elephant Brain non somigliano a nessuno. “Canzoni da odiare” è un disco che sta ricevendo moltissimo amore. Il loro tour sta facendo, meritatamente, i numeri in tutto lo stivale. Questa è “l’unica cosa che conta davvero”.

SET LIST ELEPHANT BRAIN, Canzoni da odiare, TOUR 2023

Mi sbaglierò 
Neanche un’ora sveglio
Nella gravità 
Weekend 
Scappare sempre 
Agata
Ci ucciderà
Blu
Come mi divori 
Calamite
L’unica cosa che conta davvero per me 
Niente di speciale 
Quando finirà
Quel che resta
– 
Anche questa è insicurezza 
Soffocare

foto di
Matteo Cassoni

a cura di
Lara Melchionda

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