Gli ADA, un gruppo che fa rivivere il rock

Gli ADA sono una band veneta, faro luminoso nella musica underground italiana. Divisi tra sonorità emo e ritmicità rock, gli ADA possono vantare quasi 2000 ascoltatori mensili su Spotify. Il rock, forse, non è ancora morto!

All’interno del panorama musicale italiano si affaccia un gruppo energico forte del suo background rock: gli ADA, acronimo per “Accostamento degli Antipodi”. Il gruppo veneto mostra con pezzi ruggenti e talvolta duri notevoli capacità comunicative grazie a testi, scritti in italiano, che trattano di fragilità comuni.

Gli ADA, attraverso i loro singoli, si fanno testimoni della precarietà esistenziale che ha contraddistinto la vita di noi tutti, soprattutto durante questo periodo pandemico. Si propongono, allora, come un originale antidoto alla sofferenza collettiva grazie a brani potenti nelle sonorità ma malinconici nel messaggio. La musica ed il rock accorcia le distanze tra ogni individuo e i loro pezzi raccontano dell’inquietante presa di coscienza della nostra delicata posizione nel mondo.

Biografia

Gli ADA non sono dei novellini dello scenario underground del nostro Paese. Il gruppo composto da Gabriele, Giovanni, Leonardo e Matteo fa della sala prova il centro nevralgico di tutto il suo lavoro dove idee acerbe prendono la forma di una musica energica e liberatoria.

La band è originaria di Bassano del Grappa, provincia veneta bacino delle loro spinte artistiche. Presenza assidua della playlist rock di Spotify, il gruppo entra nella scena musicale grazie al primo posto nel contest dell’AMA Music Festival 2018. Gli ADA registrano “TENETEMI”, album d’esordio pubblicato nell’aprile 2019 e interamente autoprodotto.

Nel 2020 la band riesce a calcari diversi palchi e a fare da supporto ad altri gruppi musicali come Venerus, Finley, Costiera e Selton, per citarne alcuni. Gli ADA rilasciano un nuovo Ep dal titolo “Antifragili” che racchiude pezzi inediti oltre che singoli già distribuiti all’inizio di quest’anno, come il brano “Quando non ci sei”.

Ogni componente del gruppo ha portato la propria esperienza personale nel progetto, ma quest’ultimo è il risultato di una convergenza di generi che vede nei classici del rock i pilastri delle loro influenze. Ad un rock più puro e crudo, come quello dei Led Zeppelin e degli ACDC, così come al funk dei Red Hot Chilli Peppers, è associato un sound riconducibile alle esperienze del genere emo italiano degli ultimi quindici anni. A prendere forma, così, sono pezzi sanguigni e violenti.

La loro produzione

Questo 2022 si è dimostrato un anno davvero prolifico per gli ADA. Il 5 gennaio hanno rilasciato il singolo “Quando non ci sei” , un pezzo che racconta, con una venatura di tristezza, di una giovinezza che vola via. Quest’ultima viene scacciata dal tempo che scorre inesorabile, testimone di una spensieratezza ridotta all’osso. Intanto, però, la crescita significa anche porsi delle domande e gli ADA, attraverso “Quando non ci sei”, descrivono con forza e rumore il rammarico di un passato sempre trasparente.

È nella famiglia, negli amici e nel valore della propria città che risiede la consapevolezza del proprio equilibrio emotivo. Il pezzo “Vorrei”, invece, distribuito questo 18 febbraio grida sfacciato la necessità di poter tornare indietro e di rivedere le scelte sbagliate. È un urlo rock che comunica il desiderio di risolvere i diversi problemi che ci affliggono, anche solo con un battito di ciglia.

Per l’etichetta Pioggia Rossa Dischi, è uscito questo 18 marzo, come già anticipato, “Antifragile”. L’EP manifesta il bisogno di tradurre in qualcosa di positivo sentimenti di fragilità. In contrasto con le sonorità rock che contraddistinguono il loro lavoro, gli ADA non rinunciano a trattare le tristi difficoltà della nostra esistenza soprattutto dopo due anni complessi come quelli della pandemia vissuti in solitaria.

Anzi è attraverso il rock e un sound estremamente graffiante e rabbioso che la band può “esorcizzare” e celebrare quelle debolezze di cui tanto si ha timore. “Antifragile” è un Ep che guarda all’incertezza come fonte di ispirazione, anzi ne fa il suo pilastro di narrazione.

Quale migliore modo di esprimere le fragilità se non attraverso la musica? Una musica schietta e sincera, inquietante specchio della complessa società del nostro tempo.

Progetti futuri

Dopo l’uscita dell’EP, la band veneta vuole trasportare sul palcoscenico questa forte energia. Come da loro stessi dichiarato, “Antifragile” rappresenta un punto di svolta nel loro progetto. I vari singoli dimostrano un’evidente crescita artistica sia a livello musicale che a livello di scrittura.

L’intenzione è quella di rendere perfomance la loro idea musicale e far sì che un progetto così tanto accurato possa finire nei cuori degli spettatori. E se la sala prova risulta essere il fulcro di un’impegnativa attività artistica dove ci si sente a casa per potersi esprimere al meglio, il palco è il luogo ultimo dell’energica band veneta. In un continuum unico e puro che connette cuore e scena.

a cura di
Noemi Didonna

Seguici anche su Instagram!
LEGGI ANCHE – Anna Castiglia, fuori ora con “Bovarismo”
LEGGI ANCHE – Messa + Hobos – CSO Pedro, Padova – 18 Marzo 2022

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *