Dopo cinque anni dal disco “Musica per adulti” tornano i Moostroo. “Male” è la prima parte di un doppio album il cui seguito uscirà fa un anno.

I Moostroo escono con un progetto basato sul dualismo. Bene e male complementari l’uno all’altro come una sorta di equilibrio su cui è costruito il cosmo. In Male sono sviscerati i sentimenti dell’uomo che si scontra con la realtà. Una consapevolezza che è come un pugno in faccia come recita il brano Apparenza proprio in apertura del disco. I testi ben assortiti di Dulco Mazzoleni (voce e chitarra classica distorta) non lasciano speranze e illusioni. Non fanno sconti con pacco famiglia e arrivano dritto al punto.

Un lavoro monumentale che è nato nei due anni che hanno attanagliato tutti. Mentre c’era chi appendeva scritte con “andratuttobene” ai balconi, I Moostroo partorivano idee insane. Tracciavano musiche aspre e definivano concetti che forse è difficile esprimere in altri momenti.

«Il nostro modo di stare al mondo ci ha portato ad approfittare della congiuntura nefasta, per dirottare l’energia in nuove produzioni musicali. In buona sostanza non siamo stati con le mani in mano, nonostante tutt’attorno stessero crollando le strutture che avrebbero potuto sorreggere una nostra nuova avventura. Nulla di atipico per tutti quelli che come noi hanno una viscerale passione per l’espressione creativa e gestiscono il progetto in completa indipendenza, semplicemente ci siamo messi a ribollire sotto la superficie. Ora ci troviamo in mano un bel tesoro costituito da nuovi pezzi, ciascuno pensato come un singolo, ciascuno dotato di una propria identità»

Moostroo.

Dopo cinque anni di attesa la band bergamasca trova due diverse forme di lavorazione: “alla vecchia” col classico demo chitarra e voce e “a rovescio” brandelli di jam improvvisate in studio che vengono alla luce sotto forma di canzone con un testo cucito addosso. A pieno sostegno del lavoro della band è il completo controllo delle canzoni tramite un lavoro di post produzione. Non manca la sperimentazione tramite l’uso dell’elettronica come nuova frontiera di ricerca.

Cover di Male, Moostro

Alla produzione artistica abbiamo Francesco Pontiggia, bassista della band che ha curato anche la registrazione e la regia dell’editing e del mix. Mazzoleni è l’artefice delle melodie e parole costruite su suggestioni autobiografiche. Artigiano affine delle rime costruite con la saggezza di un Freak Antoni (ascoltare ad esempio Tutto bene). Perfino il batterista Igor Malvestiti ha introdotto batteria elettronica con campionature all’interno dei brani. Ricerca e spregiudicatezza, libertà compositiva e una personalità solida sono le componenti dei Moostroo con Male che è un punto di interessante sviluppo del loro percorso.

Fra i brani del disco Apparenza è un brano diretto e senza fronzoli, un tormentone che diventa un piacevole tarlo nel cervello. Gianna la magra narra di un sentimento d’amore che non trova pieno compimento e la musica che vede un uso interessante di reverberi, vibrati synth nel finale. L’approccio art-punk di Disparispari. Abbraccio uno dei brani migliori sospeso fra ritmiche disco e reggae e una coda che è puro divertissement.

Gigante sembra uscita dalla penna e dalla chitarra di Manuel Agnelli in realtà. Tutto bene ha un impatto più personale e si sviluppa più accesa. L’intro di Polveriera quasi in presa diretta si sviluppa in un trip di chitarre delirante e una itmica sincopata. La chiusura è un omaggio a due grandi autori come De Andrè e Fossati con una Disamistade ancora più scarna e volutamente cupa.

È la messa in scena dell’incomunicabilità nell’era della comunicazione, della reciproca lontananza nella convivenza globalizzata. Ciò che rileviamo è la miseria materiale di chi migra e la miseria spirituale di chi si arrocca nell’illusione della sicurezza.

In conclusione ricordiamo che l’ intero progetto è accompagnato visivamente dalla pubblicazione di carte di tarocchi, disegnate da Lucrezia Fontana in arte Aizer, ognuna delle quali si lega a uno dei brani in uscita. Forse l’ennesimo modo per presentare i risvolti del bene e del male parte dei nuovi lavori della band Moostroo.

a cura di
Beppe Ardito

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