“In apparenza”, il primo EP dei Mathela
“In apparenza” è il primo album dei Mathela, disponibile su tutte le piattaforme digitali dal 20 aprile. Cinque brani che spaziano da rock anni ’70, fino allo swing con un pizzico di funky
L’EP racchiude pezzi già conosciuti come “Ness’uno”, “Noia mai” e “How go to insane”, regalando altre due perle che stupiranno l’ascoltatore. I Mathela sono cresciuti e hanno trovato la loro strada musicale. Sperimentare le varie forme del rock è quello che gli riesce meglio e con “In apparenza” l’hanno dimostrato. Cinque brani carichi, frizzanti a cui è impossibile resistere.
Ciao ragazzi, benvenuti a Distorsioni Sonore. Il vostro è un gruppo rock tutta all’italiana. Facendo qualche ricerca ho scoperto che Mathela è un termine di origine indiana. Come nasce la band e la scelta di questo nome per il gruppo, e cosa significa?
Si coreetto, Mathela in realtà è un nome proprio di persona usato in India ma anche in altri stati. Questo nome ha più significati tra cui: innovazione e temperanza.
Nel retroscena come lavorate nella produzione dei brani, e come vi trovate?
Lavoriamo sempre tutti e 4 insieme nel nostro box, la nostra sala prove. Fortunatamente ci troviamo molto bene a scrivere e lavorare tutti insieme.
Recentemente avete pubblicato il vostro primo EP “In apparenza”. Qual è il messaggio che volete trasmettere?
“In apparenza” si occupa di affrontare e approfondire la vera conoscenza del nostro IO interiore per cercare di invertire questa tendenza della nostra società di vivere e conoscersi solo a livello superficiale.
Come è nato il video di How To Go Insane?
Il video di HTGI è nato dalle idee di Matteo di Differen’t drews
Quale è, tra tutte le vostre canzoni, quella alla quale vi sentite più legati?
“Ness’uno” perché è stata la prima e perché racchiude a pieno il significato che vogliamo portare nei nostri pezzi.
Avete live in programma?
-Si: 14 maggio – Barrios, 10 Giugno – Rock on the Road Desio, 23 Giugno- Polisportiva Cassina nuova.
a cura di
Giulia Prete
