Ministri – Parco della Musica, Padova – 21 Luglio 2022

Giovedì 21 Luglio, i Ministri sono saliti sul palco del Parco della Musica in occasione del “Giuramenti Tour”, settimo album della band.

Ad esattamente un anno di distanza, i Ministri sono tornati al Parco della Musica di Padova ed è stato clamoroso.

Il concerto doveva originariamente tenersi l’11 Luglio ed è stato poi posticipato al 21 a causa di una bomba d’acqua che aveva allagato palco e strumentazione.  Dopo 10 giorni siamo di nuovo al Parco della Musica e la temperatura ricorda vagamente quella del reattore 4 di Chernobyl.

Ieri

Un anno fa il Parco della Musica si presentava al pubblico con un’infinita distesa di sedie e quel concerto dei Ministri aveva lasciato una vaga sensazione di amaro in bocca. Chi conosce la band sa che durante i loro concerti è impossibile rimanere fermi ed il pogo è sempre assicurato.

In quell’occasione, qualcuno aveva timidamente provato ad alzarsi ma era stato prontamente ricollocato sulla sedia dalla security. La scaletta stessa era stata modificata inserendo come brano finale “Una Palude” e non la classica “Abituarsi alla fine”.  Insomma, all’epoca non si poteva fare altrimenti e quindi ce la siamo fatta andare bene.

Oggi

Tutta un’altra cosa invece al concerto del 21 Luglio. Le sedie sono solo nella zona bar e per il resto siamo di nuovo al 2019.

L’atmosfera è la solita di tutti i concerti, un sacco di gente con la maglia dei Ministri, mani pieni di birre e spritz e quell’aria da festa che piace tanto.

I Ministri stessi si lasciano tranquillamente fermare/placcare dai fan per una foto e due chiacchiere prima del concerto.

Temperatura infernale a parte, è tutto perfetto.

Zagreb

In apertura, gli Zagreb. Band della zona Padova/Vicenza con all’attivo due album; “Fantasmi ubriachi” e “Palude”. La band dal suono puramente rock, ricorda un mix tra Afterhours e gli stessi Ministri.

Il pubblico è già attaccato alle transenne ed il cantante Alessandro Novello non sta fermo un secondo, muovendosi sul palco senza sosta per tutto il concerto. I Ministri hanno sempre avuto ottime band in apertura e gli Zagreb non fanno eccezione.

Ministri

Eccoci qui, ad un concerto che non è un semplice concerto ma una ripresa vera e propria della dimensione “live”. La sensazione è quella di essere di nuovo al Parco della Musica proprio per riprenderci quello che non abbiamo avuto l’anno scorso. Per riscrivere quella serata.

“Padova, ci sei?”

Padova c’è. I padovani e tutti quelli che sono arrivati dalle altre città sono sotto palco e fanno sentire la propria voce.

Dalla prima nota, veniamo investiti da un muro di suono mostruoso. Finalmente un concerto con un volume come si deve.

La scaletta è varia e pesca da tutti gli album che ormai, con Giuramenti, iniziano ad essere davvero tanti.

Tempi Bui, Diritto al Tetto, Mammuth, Noi, Fuori, Una Palude, Bagnini, Sabotaggi, Fuori,Vipere, Numeri, ce n’è per tutti i gusti. Dai brani da pogo a quelli più calmi.

Immancabile “Il bel canto” con il consueto stage-diving di Divi, uno di quei momenti che ogni volta mi vivo con un sorriso stampato in faccia. Torna anche come gran finale “Abituarsi alla Fine”, chiusura epica che ogni volta fa venir voglia di ricominciare il concerto dall’inizio.

Seguo i Ministri dal 2009 ed in questi 13 anni di loro concerti ne ho visti e fotografati davvero molti, è una band che ho visto crescere e di cui sono particolarmente orgogliosa.  Divi, Fede e Michele sul palco sono una macchina da guerra e con l’aggiunta di Marco Ulcigrai ( Il Triangolo) e Andrea Massaroni (Shandon, The Magnetics) hanno raggiunto un impatto sonoro live che è davvero disarmante.

I Ministri continuano a ricordarci cosa sia la musica rock in grado di far divertire il pubblico canzone dopo canzone, album dopo album senza stancare mai.

E allora grazie Ministri e finalmente possiamo cantare di nuovo “noi fuori dai concerti con le sedie”.

Zagreb
Ministri

a cura e foto di
Anna Bechis

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