Scopriamo “Breejo” con Marco Simoncelli

Possiamo dire che “Breejo” è il contenitore di ciò che Marco Simoncelli è e di ciò che ama. Perché in questo disco Marco Simoncelli non si risparmia in nulla, infilandoci dentro, in modo sapiente e assolutamente non casuale, tutta la musica che gli piace, tutti i suoi pensieri, tutto il suo talento. Noi lo abbiamo ascoltato e non potevamo non intervistare Marco!

Ciao Marco, benvenuto su Distorsioni Sonore, il 20 ottobre è uscito il tuo disco “Breejo” con il quale porti una ventata di blues (ma non solo) nelle nostre vite. Ci racconti qualche cosa di più?

Breejo… o meglio ‘i Breejo pensieri’ nascono nel nostro recente passato, nel periodo interessato da pandemia, lockdown, lasciapassare, nuove regole del vivere civile eccetera; diciamo che per quanto mi riguarda e’ stato un bel momento di ‘reset’ . 

Aquel punto, raccolte le idee, e’ stato facile e veloce mettere in musica il mio pensiero ‘di pancia’ e naturalmente, per realizzare l’album, ho attinto dalle mie esperienze musicali che affondano le proprie radici principalmente nel blues, ma non solo appunto, ci sono degli omaggi alle sonorita’ beatlesiane, al rock, al reggae… insomma c’e’ il Marco Simoncelli, al 100%.  

Quali sono le situazioni che più ti ispirano nella scrittura?

Per quanto riguarda la parte musicale ogni tanto mi suonano in testa dei riff, di solito nei momenti della giornata più impensabili;fortunatamente ho sempre in tasca un’armonica e registro immediatamente l’idea per non farmela scappare… Per i testi direi le situazioni che attingono al quotidiano, non riesco ad elaborare testi di pura fantasia come per esempio fanno gli artisti che orbitano intorno alla musica demenziale, o al progressive. Mi piace parlare di quello che mi circonda ma confezionandogli addosso un vestito fatto di allegorie e allusioni. Prendi ad esempio il tema che tratto in ‘Joke on me’, alla fine e’ un discorso da bar, ma voltato in fiaba e come nelle migliori fiabe speriamo nel lieto fine che auspico cantando l’ultima strofa della canzone

Artisti preferiti invece? Quali reference troviamo in “Breejo”?

In Breejo ci sono richiami ai Beatles, Fats Domino, Doctor John, Donald Fagen, Bob Marley, Lynyrd Skynyrd… tutto il cucuzzaro dei migliori tra i migliori insomma, ma ci sono anche sonorita’ arabe, blues un po’ ovunque, strutture vicine al cantautorato nostrano (ad esempio in ‘LIVE!’). Mi piace tanta musica, inclusa la classica. Artisti preferiti? non saprei scegliere tra Lucio Dalla, Eric Clapton e J.S. Bach…posso dire tutti??

A noi è piaciuta molto “Desert”. Come è nata?

La canzone e’ nata da una semplice domanda che mi sono posto: ma un migrante, un profugo Siriano nel caso della canzone, quando si trova di fronte alla morte, lontano dagli affetti, solo ed affamato, cosa chiede a Dio? Insomma anche il piu’ credente tra i credenti mussulmani a un certo punto dovra’ farsi la domanda: ‘perché’ proprio a me?’.

La canzone nasce dalle cronache quotidiane, dove siamo ormai abituati a vedere migliaia e migliaia di persone cha scappano dal sud del mondo, con nemmeno la sicurezza di farcela… ma quanto devi essere disperato e non aver niente da perdere per intraprendere un viaggio della speranza di questo genere? Insomma piuttosto che fare la cronaca di uno sbarco non riuscito ho preferito inventarmi questo dialogo in prima persona con Dio; mi auguro davvero che ascoltando questa canzone si provi un po’ di empatia per il protagonista che e’ niente di piu’ e niente di meno che un essere umano, come tutti noi. 

Canti in inglese, mai pensato di passare alla lingua italiana?

Si ci penso regolarmente, la lingua Italiana è bellissima, mi piacerebbe realizzare il prossimo album in italiano, se lo faccio lo intitolo Breeja! Diciamo però che il tipo di arrangiamenti che concorrono a formare la songlist di questo album poco si adattano alla lingua del belpaese, che necessita di armonie più liquide, battute più lunghe, insomma tempi musicali differenti. In effetti ‘LIVE!’ e’ in doppia lingua, di cui l’80% in italiano proprio perché ha un arrangiamento musicale che ben si sposa con la metrica delle strofe.

C’è un messaggio particolare che vuoi lanciare con “Breejo”?

Posso essere sincero?…no! Il bello della musica e’ che ti trasmette emozioni che poi ciascuno interiorizza ed elabora come meglio crede. Sono un artista ‘di pancia’ , per cui non sono stato a cercare alchimie precise e mirate ad un messaggio in particolare; posso solo confermare che questo album e’ quanto di piu’ sincero ed onesto io abbia mai messo in musica, che ciascuno si senta libero di interpretare il messaggio come meglio ritiene.

Grazie del tuo tempo, hai piena libertà di concludere come preferisci.

Innanzitutto grazie alla vostra redazione per avermi concesso questo spazio, saluto i vostri lettori con la preghiera di divulgare la buona musica, la cultura, la letteratura, il teatro, soprattutto verso le nuove generazioni; i nostri giovani ne hanno tanto bisogno…dategli buon cibo per l’anima e toglietegli di mano tiktok, un giorno vi ringrazieranno. 

a cura di
Redazione

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