Yungblud – Carroponte, Milano – 18 maggio 2022

Yungblud si è esibito al Carroponte a Milano: un bagno di folla e un calore inimmaginabile

Per chi non è mai stato mai al Carroponte, alla prossima occasione andate. La location, immersa nella famosa Sesto San Giovanni (thanks Calcutta, ndr), sfrutta un ex complesso siderurgico riconvertito a venue per concerti tra spazi verdi e i rimasugli dello stesso.

Sarete infatti in un luogo all’aperto circondati da questa gabbia d’acciaio in uno spazio ampio e piacevole, dove potervi divertire e godervi i miglior concerti estivi milanesi come quello di Yungblud.

Le Nova Twins si fanno sentire

In apertura a Yungblud hanno fatto sentire la loro presenza le Nova Twins. Questo duo tutto al femminile energico ha portato il pubblico all’headbang facile, oltre a continui “gesti delle corna” provocando un effetto impressionante dal punto di vista visivo.

Sicuramente il duo è stato un aperitivo di tutto rispetto per il pubblico pagante e un ottimo modo per iniziare a gasare gli spettatori. Del duo consigliamo “1×1” con i Bring Me The Horizon, “Bassline Bitch” e “Taxi“.

Il momento di Yungblud

L’intro dello show é stata molto suggestiva. Un filmato delle labbra di Yungblud è stato proiettato su due pannelli giganti verticali richiamando il pubblico all’ordine: fare casino, saltare e cantare.

L’entrata sul palco viene acclamata dalla folla tanto quanto la Regina Elisabetta II all’uscita da Buckingham Palace. Yungblud si prende il suo tempo per raccogliere tutto il calore che gli viene dato tramite movimenti improbabili, balletti ed espressioni buffe.

Fin da subito il calore del pubblico è tanto, anche se inizialmente Yungblud sembra si stesse impegnando più a fare il “buffone” sul palco che cantare ed esibirsi, riscuotendo comunque successo.

L’artista si è poi fatto “perdonare” dopo qualche brano concentrandosi molto di più sull’aspetto canoro e mettendo in luce quella voce sporca e so british che ha rapito il cuore di molti.

Ah, l’amour

Va segnato poi un +1 nel counter delle proposte di matrimonio a un concerto, quando lo stesso Yungblud ha chiamato una coppia sul palco.

Il ragazzo sussurando qualcosa a Yungblud ha poi preso in carico il microfono, urlato un sonoro “I love yaaa” e inginocchiatosi ha proceduto alla proposta alla sua donna. La canzone successiva non poteva che essere “I Love You, Will You Marry Me“.

Yungblud é molto vicino alla tematica dell’amore in qualsiasi sua forma, si veda il brano “cotton candy“, e all’espressione dell’individualità senza alcun filtro. Molto spesso l’artista si è lasciato andare a questo tipo di discorsi durante il proprio live, apprezzabile.

Il pubblico al centro dello show

Yungblud durante il concerto ha accolto pubblico sul palco, ha stimolato un continuo coinvolgimento tra saluti, incitamenti al salto, al mosh-pit, seppur non accolto con entusiasmo dai presenti.

A questo proposito crediamo che l’artista abbia ripetuto “wider” più volte quella sera che nella sua vita intera.

In più pezzi ha poi fatto proseguire il canto del pubblico oltre la durata dei pezzi. Il pubblico ha anche anticipato molte volte i brani, cimentandosi in diversi cori “a capella” sorprendendo lo stesso artista.

È stato inoltre spiazzante vedere Yungblud interrompere l’ambaradan in più occasioni perché non soddisfatto della carica del pubblico. Molto insolito continuare così quando molti artisti rimangono, forse, delusi, ma proseguono comunque nella performance.

Un punkettone tenerone

Yungblud é punk sensibile, un ossimoro se pensassimo a qualche tempo fa. Certe canzoni di Yungblud sono vere e proprie pugnalate al cuore.

La sua sensibilità traspare anche dal vivo, lasciando scorrere le proprie emozioni in più occasioni e prendendosi attimi per poter godere di questi scambi d’amore.

Preparatevi a uno show pieno di amore, dove potervi esprimere liberamente. Un mix di imbecillità, musica e momenti incredibili sapranno come appagarvi. Yungblud torna presto in Italia, che di artisti così ne abbiamo bisogno come pane e acqua.

a cura di
Luca Montanari

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