Zen Circus – Arena Puccini – 09/06/23

Tornano a Bologna gli Zen Circus ad incantarci con i loro testi e la loro musica sotto le stelle dell’Arena Puccini

Dopo gli spumeggianti e ironici Ico e I Casi Umani il pubblico accogllie con grande calore l’ultimo tour della band pisana che balza sul palco con la fatalistica “Terza guerra mondiale“.

Sono le nove, quando gli Zen Circus salgono sul palco davanti a un pubblico accogliente, nonostante la pioggia leggera, che ha reso l’atmosfera ancora più poetica.

Dopo la profetica e provocatoria “ Terza Guerra Mondiale”, title-track del loro LP del 2016, il concerto ha inizio: Appino è nel mood e la sua voce è incredibilmente amara e romantica.

“Voglio Invecchiare Male”, sicuramente più recente, trascina tutti nel suo stato d’animo rassegnato, il cui tono decisamente più riflessivo di Andrea, si fa più passionale nonostante la sua verve genuinamente rock.

Non puo’ ovviamente mancare “Andate Tutti Affanculo”, un inno folk-punk che costerà ad Appino una scivolata mentre cerca di scendere dal palco per avvicinarsi ai fan: mentre il frontman riceve le prime cure, i suoi compagni riescono comunque ad andare avanti con lo show con una lunga jam, prima che Andrea ritorni a chiudere il brano per la gioia della folla emiliana, che canta ogni singola parola della canzone insieme al gruppo pisano.

Si continua con la frizzante “Ilenia”, dove le chitarre ci regalano uno dei momenti più esaltanti della serata, mentre poco più avanti Andrea rimane sul palco da solo insieme al “Geometra” Pagni, per eseguire “L’Amore E’ Una Dittatura”, la canzone del Sanremo di tre anni fa.

E’ la volta della disastrata “Ragazzo Eroe”, in cui Karim Qqru si sposta davanti a suonare lo washboard, mentre Appino e il maestro Pellegrini, si buttano su un canotto sulla testa del pubblico con l’obiettivo di prendere una birra per rinfrescare Ufo DJ.

Ancora con la saltellante “I Qualunquisti”, piena di energia e davvero irresistibile, prima della chiusura proprio con la title-track di quel disco, supportata da handclapping e cori continui da parte della folla emiliana.

Gli Zen Circus tornano sul palco dopo pochi attimi con “L’Anima Non Conta”, prima che “Viva” chiuda definitavamente la serata con l’ennesimo anthem, mentre i numerosi fan presenti continuano a cantare, a saltare e a ballare, lasciandosi trascinare dall’energia incazzata del suono del gruppo toscano.

Due ore di puro divertimento in cui gli Zen Circus hanno potuto salutare i fan prima dello stop previsto: la festa è riuscita nel migliore dei modi e non vediamo l’ora di rivederli nel loro ambiente naturale, il palco, con un nuovo album da presentare.

a cura di
Benedetta D’Agostino

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