Bring Me The Horizon + A Day To Remember – Mediolanum Forum (MI), 11 febbraio 2023

I Bring Me The Horizon e gli A Day To Remember fanno tappa a Milano per il loro tour Heavy Metal e rischiano di far esplodere il palazzetto. Ad aprire per loro c’erano Static Dress e Poorstacy

Nella serata della finale di Sanremo decido di farmi un regalo andando ad ascoltare musica di tutt’altro genere e, devo dire, che non me ne sono affatto pentito.
I Bring Me The Horizon e gli A Day To Remember ci hanno regalato un doppio concerto di 2 ore e mezza che ci ha letteralmente spazzati via, unendo canzoni dalla potenza inaudita ed effetti visivi spettacolari.

Ma lasciate che provi a spiegarvi, con le poche parole che mi sono rimaste, perché questo concerto è stato uno dei migliori a cui sono stato.

A Day To Remember

Si parte alle 20.25 con gli A Day To Remember, gruppo metal americano nato nel lontano 2003, che non partono con la mera intenzione di scaldare il pubblico per il concerto successivo dei colleghi, bensì quella di regalare uno spettacolo altrettanto “devastante”.

Infatti, chi si aspettava che il delirio sarebbe partito solo con i Bring Me The Horizon è stato prontamente smentito.

Le prime due canzoni “The Downfall Of Us All” e “All I Want” servono a fare capire al pubblico di novizi che non conoscono la band che cosa devono aspettarsi. Ma è da “Paranoia” che comincia la vera bolgia, con un pogo scatenato dal cantante Jeremy McKinnon che fa aprire dei cerchi in mezzo al parterre per poi far scontrare con violenza tutti i presenti.

L’effetto pogo si espande fino a raggiungere le tribune dove ci trovavamo noi e durante “2nd Sucks” assistiamo alla quasi rottura degli arti di un tizio che si era messo a saltare sulle sedie in preda a deliri di onnipotenza.

Per “Rescue Me”, invece, i membri della band lanciano palloni da spiaggia sulla folla ma per coerenza col titolo della canzone sarebbero state meglio delle ciambelle di salvataggio.
Anzi, per il pogo che abbiamo visto forse un’ambulanza sarebbe stata più adatta.

Tra un “growl” e l’altro arriviamo alla prima e unica canzone acustica fatta dalla band, ovvero “If It Means A Lot To You”, durante la quale il cantante chiede al pubblico di accendere le torce del proprio cellulare per creare la giusta atmosfera.

Il concerto spezza ossa degli A Day To Remember si conclude col botto con “All Signs Point To Lauderdale”.

Ecco la scaletta del concerto:
  • The Downfall Of Us All
  • All I Want
  • Paranoia
  • 2nd Sucks
  • Right Back at It Again
  • Rescue Me
  • Marshmello (cover)
  • Have Faith in Me
  • Bloodsucker
  • I’m Made of Wax, Larry, What Are You Made Of?
  • Miracle
  • Resentment
  • If It Means a Lot to You
  • All Signs Point To Lauderdale
IA introducing: Bring Me The Horizon

Il concerto dei Bring Me The Horizon inizia alle 21.50 circa e viene introdotto dall’avatar Eve, animato da IA (Intelligenza Artificiale) sul maxischermo posto alle spalle degli strumenti.
L’avatar ringrazia il pubblico per essere venuto al concerto e introduce anche la prima canzone.

“I Bring Me The Horizon hanno una politica di tolleranza zero per le droghe, quindi chiunque ne sia in possesso è pregato di assumerle immediatamente.
Godetevi l’esperienza e fate ciò che vi va di fare e, ancora più importante, siate chiunque vogliate essere nel modo in cui lo volete.”

Avatar Eve

Piccolo excursus: la IA non si limiterà solo a introdurre alcune canzoni, ma darà istruzioni al pubblico durante tutto il concerto, come per esempio quella di creare cerchi in preparazione al pogo o di abbassarsi prima di iniziare a scatenarsi saltando.

Uno schermo decisamente interattivo

Si parte subito con la canzone più famosa della band “Can You Feel My Heart” che fa subito esplodere il forum. Durante tutta la canzone, ma anche per quelle dopo, lo schermo mostrava alcune parole del testo per fare in modo che il pubblico potesse cantarle con la band.

Le immagini proiettate sullo schermo sono state le più disparate, come per esempio corpi di donne nude che correvano con emoji di “smile” come teste durante “Happy Song” o simboli esoterici di ogni tipo per “MANTRA”.

Dopo quest’ultima canzone c’è stata la prima istruzione dell’IA data al pubblico, che li invitava a “open the pit” (aprire il pit) creando i presupposti per l’ennesimo pogo spezza ossa.

“A chi è piaciuta la pandemia?
Beh, almeno qualcosa di buono ne è uscito!”

Così Oliver Sykes, cantante della band, introduce la canzone nata durante la pandemia “Parasite Eve”, che viene accompagnata da immagini a noi fin troppo familiari.

Ma c’è anche spazio per un po’ di romanticismo, sempre nei limiti ovviamente, con “Die4U”.

Arriviamo alla prima e unica tregua per le corde vocali di Oliver, con la versione acustica di “Follow You”, durante la quale lo stesso cantante ha chiesto al pubblico di trovare un amico/a e salire sulle loro spalle in modo che lui potesse vedere meglio i loro volti.

Onestamente è la prima volta che mi capita di vedere così tante persone sulle spalle di altre persone (sì, è scritto male ma avete capito).

Per l’ultima canzone prima dell’encore, “Drown”, il cantante decide di scendere a salutare tutta la prima fila del parterre (ovviamente lo schermo ci mostrava le immagini di quanto stava accadendo) per i primi minuti di canzone, per poi concluderla sul palco.

Encore + conclusioni

Una volta tornati sul palco i Bring Me The Horizon ci hanno regalato altre tre canzoni: “Obey”, “Sleepwalking” e “Throne”, l’ultima delle quali è stata anticipata dalle istruzioni dell’IA che invitavano il pubblico a sedersi con tanto di immagini su schermo che mostravano il gesto da compiere (per la serie “non sai l’inglese? Te lo faccio capire comunque”), per poi iniziare a saltare scatenando il manicomio.

Per i pochi ancora restii a seguire le istruzioni è intervenuto direttamente Oliver:

“Sedetevi, questo sarà il momento più divertente della vostra vita, ve lo prometto. Nessuno si farà male…non troppo.”

Eccoci dunque arrivati al momento delle conclusioni.

Devo ammettere di essermi trattenuto perché, fosse stato per me, avrei cercato in tutti i modi di descrivere nei minimi dettagli ogni cosa che ho visto ma, purtroppo, dovete capire che una roba del genere non è descrivibile a parole. Dovete viverla e vederla con i vostri occhi.

Quello che hanno portato queste due band è stato uno spettacolo senza pari, c’era talmente tanta energia che credo abbia fatto spostare l’asse terrestre.

Nessuno dei presenti è riuscito a stare seduto sulle proprie sedie e non perché fossero scomode, anche se lo erano, ma perché la musica ti entrava fin dentro le ossa e ti faceva venire voglia di spaccare tutto oppure di prendere a pugni qualcuno.

Con questo non voglio dire che il concerto incitasse alla violenza, ma semplicemente che l’energia che trasmetteva era talmente tanta da costringerti a trovare un modo per sfogarla.

Per fortuna cantare a squarciagola e saltare sono ottimi modi per farlo e quindi nessuno si è fatto male…più o meno.

Perciò il mio consiglio non può che essere questo: se siete fan del genere fatevi un favore e comprate i biglietti per il prossimo concerto di questi pazzi, ne varrà la pena.

Ecco anche la scaletta dei Bring Me The Horizon!
  1. Can You Feel My Heart
  2. Happy Song
  3. Teardrops
  4. MANTRA
  5. Dear Diary
  6. Parasite Eve
  7. sTraNgeRs
  8. Shadow Moses
  9. Song played from tapeItch For The Cure (When Will We Be Free)
  10. Kingslayer
  11. DiE4u
  12. Follow You (Acoustic)
  13. Drown

a cura di
Edoardo Iannantuoni

foto di
Moris Dallini

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