Guinness sul cuore per ”Anthem”, nuovo album dei Flogging Molly
Beceri/e lettori/trici, accorrete nei peggiori bar di Dublino o irlandesi che siano, afferrate le pinte di Guinness e assaporate sotto i vostri baffi bisex o meno, il gusto del nuovo album “Anthem” dei Flogging Molly.
Con “Anthem”, all’indomani dalla tragica notizia di scomparsa della Regina Elisabetta II del Regno Unito, lo scorso 9 settembre si è tinto di verde grazie al sound celtic-punk della band di Los Angeles di origini irlandesi, Flogging Molly. Un album da ascoltare (o bere ndr) tutto d’un fiato, che ti travolge come un pogo a ciel sereno verso l’isola più verdeggiante e suggestiva che conosca: l’Irlanda. Un album da ben 11 brani da circa quaranta minuti non-stop di riferimenti e critica all’attualità sociopolitica e voglia di riscattare la libertà di ogni individuo.
Mano sul cuore, guinness al bancone!
Ebbene, seppur questo sapore di indipendenza e di lotta per averla sia da sempre un tratto storico culturale radicato nella musica e nella storia irlandese, questo nuovo album “Anthem” presenta alcune sfumature più mature. È sufficiente ascoltare alcuni dei brani come “No Last Goodbyes” o “Now Is The Time” che è come se cantassero al loro amico/a più vicino la realtà con i suoi avvenimenti non sempre “rose e fior”, ricordandoci che il tempo di essere giudici di noi stessi è finito, è ora di celebrare i nostri successi, e perché no accompagnandoli con un secondo bicchiere (dont’ be a judge this time, take a second wine, celbrate now!).
“Mentre scrivevo questi testi mi chiedevo se saremmo stati in grado di continuare a fare tour e musica. Che tu sia un idraulico, un falegname o un musicista, a tutti noi è stato tolto il tappeto da sotto i piedi e nell’album ci sono certamente elementi di questo tipo. Non sono uno che si sottrae a una situazione scrivendone; penso che questo sia ciò che i cantautori dovrebbero fare, dovrebbero riflettere i tempi”
Dave King, frontman
Non a caso, già dal titolo dell’album e della copertina all back con il simbolo dell’arpa, si coglie subito una nota più amara (proprio come se bevessimo le migliori stout del paese ndr) di canzoni e parole che ci portano a guardarci indietro, a celebrare il passato e le nostre vite, ma senza mai fermarsi. Seppur amara la vita, bisogna continuare a berla finché c’è!
Song of Liberty
Chicca dell’album è il brano “Song of Liberty”, che consiglio di ascoltare prima solo via audio usando il vostro udito, e successivamente di deliziare anche i vostri occhi con il bellissimo video su YouTube realizzato da rinomati registi e animatori provenienti “The Mad Twins” dall’Ucraina. In questo video, infatti, sono presenti varie scene di storia irlandese, fatta da oppressioni, guerre mondiali e, come immaginerete, la recente guerra in Ucraina.
Fra danze, contee e Bilbo Baggins
Abbiamo sì parlato dell’essenza più “solenne” questo nuovo album, nella quale la band ricorda momenti del passato difficili e di resilienza, ma non è tutto. L’Irlanda, da secoli terra dei cantastorie, di fate e gnomi, nonché primo paese ad aver scritto raccolte mitologiche in lingua locale e non nella lingua politicamente più conosciuta, sembra essersi rovesciata al 100% su tutte le copie dell’album “Anthem”.
Pensiamo ad esempio ai brani come “Lead The Way”, che ci porta al movimento danzante di feste notturne intorno a falò e persone dei villaggi, passando poi ad un “Life Begins And Ends (But Never Fails)” che potrebbe essere candidabile come futura colonna sonora di film con protagonisti gli Hobbit di Tolkien, con un Bilbo Baggins saltellante nella contea alla ricerca di un posto al pub per raccontare agli amici la propria avventura! Non sembra anche a voi?
Floggin Molly: gruppo fra tradizione e simbologia
Al loro settimo album, la band del frontman Dave King (voce), sembra sempre più centrata senza mai cadere nell’ovvio o obsoleto. Infatti, sebbene i Flogging Molly vantino di essere uno dei gruppi celtic-folk punk più celebri al mondo con quasi un milione di ascoltatori su Spotify e oltre un milione e mezzo di copie vendute, la loro fama è destinata a non estinguersi.
Curiosità? Non tutti sanno che l’arpa, simbolo ufficiale dell’Irlanda visibile su vari loghi di brand differenti, come ad esempio il logo della celebre Guinness, riporta in realtà la figura rappresentata al contrario. Infatti, solo il governo e simboli ufficiali in opere d’arte possono rappresentare l’arpa con il corpo nel lato destro e, non da meno, i Floggin Molly ne hanno rispettato la tradizione/solennità.
No last goodbyes, ma andiamo ai voti!
Non importa la generazione dell’ascoltatore/trice, ovunque esso/a si troverà, sono certa che il ritmo dei violini e mandolino, banjo, percussioni ecc li travolgerà appieno. Il trucco? La bravura della band certo, ma soprattutto la loro essenza connessa alla tradizione irish, che li rende una band solida anche con il passare degli anni. Un po’ come una buona Guinness che, grazie al contesto culturale e il periodo giusto di pastorizzazione, è da sempre una delle bevande alcoliche più amate e bevute d’Irlanda.
Lasciatevi quindi travolgere da questo album “Anthem” dei nostri Flogging Molly che si portano a casa un bel 8,5! E anche se quest’estate ci sono passati a trovare al Bay Fest, li attendiamo ancora con impazienza!
a cura di
Francesca Bandieri
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