Kaleo – Fabrique (Mi) – 5 ottobre 2022

Per la prima volta in Italia, dopo due anni di attesa causa pandemia, l’energia dei Kaleo  – rock band islandese – esplode come un geyser sul palco del Fabrique a Milano per il “Fight or Flight tour” 2022.

Dopo quattro anni dall’esordio con l’album “A/B”, i Kaleo tornano a ruggire con “Surface Sounds” il secondo album pubblicato nel 2020, i cui brani ruotano da tempo nella top ten delle migliori frequenze rock. Prima data in Italia ed è subito sold out!

Ma veniamo alla serata!

Ad aprire le porte del locale si presenta Júníus Meyvant, nome d’arte per Unnar Gísli Sigurmundsson cantautore connazionale dei main guests della serata, che ha presentato alcune delle sue principali tracks sul genere alternative/indie. Dall’outfit con capello lungo biondo e camicione lungo e largo sino al sound, già dalle ore 20.00 si annusava profumo di Islanda.

Seppur iniziando con una timida apparizione, a poco a poco Júníus ha saputo scaldare i presenti grazie alla sua musica e all’interazione con il pubblico.

Crediti: Kaleo Official FB page
Puntuali come gli…islandesi!

Allo scoccare delle 21.01 le luci si spengono per lasciare un palco celato da fumo e luci soffuse e con un interludio musicale per creare maggior suspence; fanno il loro ingresso i Kaleo capitanati dal frontman Jökull Júlíusson e la sua macho band. Iniziamo subito con il brano “Break My Baby”. Avete presente il video della band che suona sulla cima di un faraglione isolato con solo un faro a popolarlo?

Ecco, si tratta del nuovo brano “Break My Baby” dei Kaleo girato proprio nella loro Islanda, a Þrídrangar.

Videoclip del brano “Break My Baby” Kaleo sul faraglione

La sensazione è di un inizio crudo e diretto che fa breccia nelle anime dei presenti con il caldo groove della voce di Jokull brano dopo brano. Fra un fischiettare intimo e un po’ romantico alla country side boy e falsetti davvero invidiabili, i primi brani ci accompagnano nell’emotività delle sue strofe ”I Can’t Go On Without You…” o ancora nel ritornello di “All The Pretty Girls“:

“So won’t you lay me, won’t you lay me down,
Won’t you lay me, won’t you lay me down,
Won’t you lay me, won’t you lay me down”

All The Pretty Girls
Il pubblico

Per riprendere alcuni temi molto citati attualmente, non si può certo dire che ad un concerto rock non vi sia diversità! Volete vedere inclusione e originalità? Venite ad un concerto rock! Da età e nazionalità differenti, la serata di ieri al Fabrique si è tinta di capelli cotonati colorati, immancabili code lunghe e magliette di varie band dei rocckettari per antonomasia o ancora camice a quadri e sontuose parrucche.

Una serata sold out che vedeva riuniti i primi veri fans di questa neo-band islandese con una notevole attitude di curiosità e apprezzamento fra il susseguirsi dei brani da i più conosciuti a quelli più nuovi. Mani al cielo ed energia che vibrava fra i corpi dei presenti: questo il feedback generatosi a mo’ di vortice fra palco e platea.

Dall’Islanda, agli USA, Messico a… Milano

Se abbiamo iniziato il concerto dei Kaleo con un momento di nostalgia e romanticismo, era ora di cambiare scenario con tracce più on the road.

Iniziamo con l’esecuzione del brano molto country soundAutomobile” che ci fa immaginare lo sfrecciare delle ruote della nostra auto immaginaria su una lunga strada in mezzo a deserti, colline o paesaggi naturali diretta da “Ohh I’m going to San Diego, here I come. San Fransisco, it won’t be long. I’m on my way to… Milano” come recita scherzando Jokull.

https://www.instagram.com/p/CjV7Dn-jh01/
I saluti di Jokull al Fabrique prima dell’esibizione

A seguire, il frontman rientra dopo una breve pausa in scena indossando un sombrero da vero messicano intonando il nuovo (e già famoso ndr) brano “Hey Gringo” parola che in slang spagnolo designa le persone straniere, fuori dalla loro cultura e giocando ancora una volta con il pubblico e le strofe delle sua canzoni, riportandoci a momenti di Erasmus, o di soggiorni in ostelli a San Diego negli USA:

Saying, “Who is smokin’ cigarettes?
Who is smokin’ somethin’ else?
Who is smokin’ cigarettes?
Who is mokin’ somethin’ else?”

Hey Gringo

Kaleo uguale a “suono”

Forse già dal nome della band, Kaleo, parola hawaiana che significa appunto “suono” si può capire l’ingrediente segreto che li rappresenta maggiormente. Infatti, nonostante una partenza del concerto dritta come una spada con un’esecuzione didattica dei brani, col proseguire dell’evento l’iceberg islandese dei Kaleo si è pian piano sciolto. Al suo pubblico, infatti, ha rivelato una travolgente emotività ed identità personale durante una giornata di fine estate 2022 a Milano!

Un vortice energico più intimo è fuoriuscito dal cuore della band con il brano in lingua madre “Vor í Vaglaskógi” che nonostante la barriera linguistica, sembrava fosse comprensibile a tutti. La vulcanica serata si chiude con l’immancabile esecuzione dei 5 brani top della band: “Skinny”, l’elettrica “No Good”  e il cavallo di battaglia “Way Down We Go” resa famosa dalla celebre pubblicità Acqua di Giò di Giorgio Armani e il cui video originale è stato realizzato dentro un vulcano islandese. Spettacolare!

Videoclip “Way Down We Go” – Kaleo sul vulcano islandese

Una serata esperienziale che ha regalato vibrazioni davvero uniche e che si percepivano solo grazie al live concert (pandemia quanto ci hai tolto e quanto ci hai fatto riscoprire ndr). I Kaleo possono vantare di essere ottimi animali da palcoscenico grazie anche alla loro esperienza nei festival internazionali come Coachella o aperture di concerti di pietre miliari come i Rolling Stones.

Donne, uomini, animali o esseri indefiniti, andate a vedere i Kaleo per rifarvi le orecchie e, perché no, anche gli occhi!!

Ecco la setlist della serata:

1. Break My Baby
2. Broken Bones
3. I Can’t Go On Without You
4. All The Pretty Girls
5. Automobile
6. Hey Gringo
7. Alter Ego
8. Hot Blood
9. instrumental solos – drum solo reprise Hot Blood
10. Vor í Vaglaskógi
11. Skinny
12. Way Down We Go

Encore
13. No Good
14. Glass House
15. Rock ‘n’ Roller

 a cura di
Francesca Bandieri

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