“Let The Bad Times Roll”: i The Offspring non tradiscono loro stessi
A distanza di nove anni dall’uscita di “Days Go By”, la band californiana The Offspring torna con un nuovo album, “Let The Bad Times Roll”, pubblicato da Concord Records lo scorso 16 aprile.
Esce in ritardo “Let The Bad Times Roll”, decimo album in studio del gruppo punk rock The Offspring, inizialmente previsto per il 2020.
I problemi con la vecchia etichetta, la Columbia Records, l’addio dello storico bassista Greg K. e la pandemia hanno messo in difficoltà la band di Dexter Holland, che però non ha voluto tirarsi indietro e ha deciso comunque di far uscire il disco.
Il gruppo di Garden Grove ricopre un ruolo importante nel panorama del punk revival degli anni ’90 americano, insieme ai Green Day, Blink-182, Rancid, NOFX e molti altri.
Si sa che il tratto distintivo delle band punk rock è la schiettezza, dato che il genere nasce proprio dall’esigenza di espressione e protesta giovanile, è quindi normale ritrovare questa caratteristica nei gruppi sopracitati.
I The Offspring, però, sanno essere davvero autentici. Hanno la peculiarità dell’essere schietti in maniera divertente: usando un’ironia tagliente danno quell’illusione di superficialità a brani che trattano temi molto seri, un po’ come fanno anche i Blink-182. Ascolti una canzone punk, allegra, poi leggi il testo e scopri che parla del suicidio.
Se quindi i temi nei brani di Dexter Holland e compagni sono importanti, viene da sé che “Let The Bad Times Roll”, il singolo che dà il nome all’album, non trova una motivazione nel periodo in cui esce.
Per farla breve, il brano è una protesta verso la presidenza Trump, il punto è che ormai sono passati mesi dalla fine del suo mandato, quindi arriva troppo tardi. Strategicamente, però, il videoclip trasforma il significato, facendo pensare che “il brutto periodo” sia quello passato in lockdown a causa del Covid-19.
Il pezzo rimane comunque il migliore di tutto l’album, funziona, è divertente e spietato: “Let me know when you decide / Apathy or suicide” e poteva benissimo essere giocato come uscita a sé, come singolo inedito, senza per forza dover crearci intorno un intero disco.
“Let The Bad Times Roll” video ufficiale
A proposito di singoli inediti, “Coming For You” era uscito in solitudine nel lontano 2015 e aveva fatto la sua porca figura. Un brano azzeccatissimo che segue le orme di “Days Go By”, ma metterlo in un disco uscito a distanza di 6 anni non gli rende giustizia, o semplicemente non ha senso.
Altra cartuccia sparata male, quindi. Fin qui giocare con i singoli sembra che potesse essere la scelta migliore, dato che entrambi sono pezzoni degni dei The Offspring degli anni ’90 che tutti conosciamo.
Un posto speciale lo riserva “Gone Away”, che se vi sembra di aver già sentito è perché è davvero la stessa canzone presente in “Ixnay On The Hombre”. Il brano parla di un lutto, probabilmente quello di Dexter Holland in seguito alla morte di una sua ragazza dell’epoca per un incidente stradale, anche se non è chiaro.
La versione originale era punk tanto quanto altre loro canzoni, ma questa presente in “Let The Bad Times Roll” è lenta, profonda e toccante. Qui abbiamo raggiunto davvero l’emozione, grazie ad un riarrangiamento che ricorda molto “Mad World”.
Gli altri pezzi dell’album sono semplicemente pezzi da The Offspring come tanti altri, sono piacevoli, ma nulla di speciale. Il gruppo è rimasto uguale a se stesso e questa non è una cosa negativa, significa che non hanno tradito la loro natura, ma ripetersi in certi casi è inevitabile.
a cura di
Valentina Dragone