Luca Sammartino e il suo “Frugo nel frigo”

Luca Sammartino ci racconta il “frigo” del music business italiano nel suo disco “Frugo nel frigo (canzoni contro la fame chimica)”

“Frugo nel frigo (canzoni contro la fame chimica)” è il disco d’esordio da solista del cantautore rock ‘n’ roll lodigiano Luca Sammartino accompagnato dalla sua band, “i Fenomeni” (Andrea Cattarina, Christian Anfossi e Marco Fapani).

7 canzoni di stampo rock ‘n’ roll e punk, in cui le chitarre la fanno da padrone, che compongono un “menù alla carta” in un periodo storico in cui la musica è sempre più “all you can eat”.

Abbiamo intervistato il cantautore lodigiano per farci raccontare questo viaggio musicale nel “frigo” della musica italiana odierna.

Le influenze rock sono molto presenti all’interno dei tuoi pezzi: chi sono gli artisti o le band alle quali ti ispiri? Cosa cerchi di trarre maggiormente tramite il loro ascolto? Nuovi suoni, nuove tecniche…

Ciao! Negli ultimi anni ho ampliato molto il raggio delle mie influenze musicali. Per citarne alcuni, nel caso di questo disco, direi sicuramente dal punk dei Green Day, blink182, Ramones al rock ‘n’ roll di Chuck Berry, Jerry Lee Lewis ed Elvis, un pizzico di Bruce Springsteen fino ad arrivare alla musica leggera italiana e al pop rock di Ligabue. Cerco di scavare nel loro sound, nei loro testi e nelle soluzioni melodiche per trovarne altrettante mie. A tutto questo si uniscono anche le influenze dei Fenomeni, la mia band, che sono musicisti clamorosi!

Reputi che le persone attualmente influenti nella scienza musicale, italiana e non, non sappiano più fare – citando le tue stesse parole – la pasta fatta a mano? Potresti approfondire di più questo punto?

Sì. Oggi più che mai in ambito major non riesco a vedere un progetto a lungo termine che non sia quello prettamente economico. Chiunque pubblichi un nuovo brano fa dischi d’oro sulla base di numeri fatti su piattaforme in cui le case discografiche stesse hanno una percentuale di azioni. Fino a 10 anni fa il concerto nello stadio era il punto massimo di arrivo di una carriera e per riempirlo un artista impiegava anni ed anni di gavetta e progetto; ora in un paio di anni magicamente tutti fanno sold out negli stadi… mi lascia abbastanza perplesso tutto ciò. Si punta sulla quantità e non sulla qualità ed è sempre più lampante quali siano gli artisti validi e quali quelli usa e getta.

La scelta di tornare a fare un tipo di musica fruibile a chi la musica la vive davvero e non l’ascolta solo per moda è una scelta rispettabile ma anche ardita: credi che questo possa rendere difficile la distribuzione dei tuoi pezzi e il loro ascolto da parte di un pubblico sempre più ampio?

“Io so’ salmone e nun me importa niente, a me me piace anna’ controcorente” cantava Alberto Sordi. Ho iniziato a fare musica inedita nel 2012 e, bene o male, in tutti i miei progetti ho sempre fatto un genere influenzato dal punk, dal rock… insomma, canzoni con le chitarre ben presenti. Tutti mi hanno sempre detto che erano cose finite, che le chitarre erano morte, che non era commerciale. Non credo che fare musica significhi seguire “quello che gira”. Attualmente questo è il vestito che mi sta comodo per esprimere ciò che sono e che voglio dire con la mia musica e penso che ci sia chi, come me, apprezza questo tipo di influenze. Lo dico nella title track di Frugo nel frigo: “Non c’è trucco né inganno con l’impiattamento e se muoro torno a fare in c…”

Il disco sarà disponibile in forma fisica solamente in una tiratura limitata di 50 copie decorate a mano contenenti anche diversi gadget come fosse una Mistery Box: com’è nata quest’idea?

Più che un’idea ormai è una necessità. Parliamoci chiaro: il CD ad un artista indipendente lo compri per pietà, perché non sappiamo più dove ascoltarli. Allo stesso modo volevo ricambiare il supporto di chi acquista il disco in una maniera più concreta ed esclusiva, a tema con il concept del disco: è nata così l’idea di questa “box culinaria” in tiratura limitata, ognuna decorata a mano e quindi unica, contenente il download del disco in 4 versioni, una t shirt edizione limitata, accesso per tutta la vita alla sezione del mio sito dedicata ai contenuti esclusivi – tra cui una serie di video ricette rock ‘n’ roll – e molti altri bonus. Potete acquistarla sul mio sito al link https://www.lucasammartino.com/shop 

Quali sono i tuoi progetti per il prossimo futuro? Stai lavorando ad altri pezzi o pensando a delle collaborazioni?

Da gennaio riprenderemo l’attività dal vivo con concerti ed eventi per promuovere il disco e mi piacerebbe proporre nuova musica in maniera continuativa. Siamo già all’opera per il dopo “Frugo nel frigo” e sì, ho in mente alcune collaborazioni. Per ora però viviamo il presente e ci godiamo questo nuovo disco. Vi ringrazio per l’attenzione e vi invito a continuare a seguire le mie avventure rock ‘n’ roll sui miei profili social Luca Sammartino – Rock ‘n’ Roll, in particolare su Instagram mi trovate tutti i giorni come @ls.rocknroll

a cura di
Redazione

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