Deftones – Sequoie Music Park, Bologna – 21 giugno 2022
I Deftones arrivano finalmente a Bologna per l’unica data italiana, inaugurando la prima serata del Sequoie Music Park con una buona dose di cattiveria
Hai sedici anni, sei un po’ incazzata con il mondo senza una ragione in particolare. Ascolti musica a tutto volume sul tuo iPod tornando da scuola in corriera, gambe sul sedile di fianco, sperando che nessuno sconosciuto ti si sieda di fianco. Va tutto bene (più o meno).
Che dire: anche se, a malincuore, la canzone più riprodotta nelle mie cuffiette Passenger non era in scaletta, questo live è stato un regalo alla me adolescente.
Si aprono le danze
Mentre i Rolling Stones scaldano Milano, due personaggi dalle caratteristiche piuttosto differenti infiammano (ulteriormente) la torrida Bologna. Da un lato, Chino Moreno e i suoi rispettabili colleghi, i Deftones, al Sequoie Music Park. Dall’altro, il nostro caro Tananai, paladino degli ultimi arrivati a Sanremo, sul palco del vicinissimo Oltre Festival.
Dopo una lunga attesa causa Covid e una lunghissima fila per entrare, arriviamo finalmente all’area concerti del Parco delle Caserme Rosse, luogo dell’attesissimo appuntamento.
Giusto in tempo per assistere all’apertura di Grandson, all’anagrafe Jordan Benjamin, che si è esibito per la prima volta in Italia. Il cantante canadese ha portato sul palco svariati brani del suo repertorio, che spaziano tra rap, rock ed elettronica, accompagnato dalla sua band. Saltando come un pazzo per tutta la durata del live, e facendomi preoccupare delle sue articolazioni (e riflettere sulle condizioni delle mie).
Grandson, ci hai gasati un casino. Ti aspettiamo per un live in personal al più presto.
Be quiet and POGA
Tempo di bere un’altra meritatissima birra (ovviamente per reintegrare i sali minerali) ed ecco che i nostri pacatissimi Deftones arrivano sul palco. Chino Moreno, nonostante gli anni di urla nemiche delle corde vocali, ancora se la cava alla grande e corre senza sosta da una parte all’altra del palco. Così come la sua band, che nonostante i vari cambiamenti subiti nella rotazione, risulta in formissima.
I capostipiti del nu metal hanno inserito in scaletta un mix di brani letale, spaziando tra brani estratti dal loro album più recente Ohms, uscito nel 2020, pezzi ripescati dal repertorio e da troppo tempo lontani dai live e icone del passato come Be Quiet and Drive (Far Away) e Change (In The House of Flies). Alternando sempre dolci melodie a violente distorsioni. Sul finale, un’esplosione di martellate per gli ultimi brani e dopo un’ora e mezza intensa e sudata il live chiude con la classica 7 Words.
Nonostante nell’area ai lati del palco i suoni non risultassero potenti come mi sarei aspettata (forse per non sovrastare troppo il vicino Oltre Festival?), sotto palco i decibel arrivavano dritti dritti sui denti. E infatti che fai? Sei a un concerto dei Deftones, non puoi non infilarti in mezzo al pogo per l’ultima canzone. Anche dal basso del tuo metro e sessanta di altezza.
Un finale inaspettato
Il frontman ricorda con piacere che erano ben 22 anni che la band non si esibiva a Bologna, e il pubblico ha decisamente ripagato questa attesa reagendo con grande entusiasmo. Uscendo dall’arena stremato, soddisfatto e pronto per ripartire.
Ad accompagnarci verso l’uscita, le ultime canzoni di Tananai ci fanno da sottofondo. Proprio così, perché lui non aveva ancora concluso il live sul vicino palco dell’Oltre Festival.
Non pensavo sarebbe stato possibile, ma me ne torno a casa con la mia anima adolescente soddisfatta ed emozionata per aver finalmente assistito al live dei Deftones dal vivo, e le note di “Sesso Occasionale” di Tananai in testa.
Setlist
- Genesis
- Rocket Skates
- Be Quiet and Drive (Far Away)
- My Own Summer (Shove It)
- Tempest
- Swerve City
- Digital Bath
- Around the Fur
- You’ve Seen the Butcher
- Sextape
- Diamond Eyes
- Rosemary
- Bloody Cape
- Change (In the House of Flies)
- Ohms
- Headup
- Lotion
- 7 Words
a cura di
Chiara Serri
Fonte immagine di copertina : FB Sequoie Music Park