“Dire Bene e Dire Male” di Vienna: la recensione

Disponibile dal 22 dicembre 2023, la canzone di Vienna si distingue per la sua profonda riflessione sulla consapevolezza, l’equilibrio e l’incomunicabilità, temi intrecciati con maestria attraverso la sua espressività musicale.

Vienna, il cui vero nome è Cristiana D’Auria, si distingue come una talentuosa cantautrice e autrice nel panorama pop/r&b. Fin dall’età di dieci anni, ha intrapreso il suo viaggio musicale, iniziando a scrivere canzoni.

Artista poliedrica, negli anni si è particolarmente impegnata anche nello studio dell’arte e della musica ottenendo il Bachelor of Arts in Commercial Music e il Master of Arts in Songwriting. In modo innovativo, Vienna ha integrato il suo percorso formativo con un interesse profondo per la psicologia e il social media marketing.

La giovane artista pugliese con questo pezzo richiama a se questo amore e interesse per la psicologia: ci fa viaggiare con un percorso introspettivo che vuole toccare le corde del proprio io, in una ricerca, certosina ma non ossessiva, della propria individualità.

La traccia si apre con un invito a esplorare una forma di consapevolezza che si differenzia dalla ricerca ossessiva di controllo sulla propria vita. Ma l’intento di Vienna non è questo: ci spinge invece a una conoscenza profonda di noi stessi, un viaggio doloroso ma necessario che si riflette nelle note della sua musica.

La vita e le sfide

Vienna suggerisce che la risposta alla vita non è univoca e che l’equilibrio non significa necessariamente trovare una stabilità fissa, ma piuttosto imparare a “galleggiare” attraverso le sfide quotidiane. Questa metafora dell’oscillazione tra il confronto interiore e l’interazione con il mondo si rivela come la chiave del brano.

Vienna ci invita a guardare le cose con attenzione, ma allo stesso tempo a “allargare la prospettiva”. Questa dualità si traduce in un messaggio potente: solo guardando le cose da lontano possiamo respirare meglio, ottenere una visione chiara e fermarci per riflettere sulle nostre esperienze.

Il nucleo del brano si concentra sull’importanza di ascoltare sé stessi. Attraverso questo atto di autoascolto, l’artista suggerisce che cielo e mare, rappresentativi di interiorità ed esteriorità, possono fondersi, rendendo più comprensibile il nostro rapporto con gli altri.

Vienna condivide il suo percorso personale attraverso la canzone, confessando di essere sempre stata attenta alla sua interiorità, ma che il mondo esterno spesso le sfuggiva di mano. La lotta per il controllo, secondo l’artista, offuscava la verità e generava una sensazione di nausea.

Con “Dire Bene e Dire Male”, Vienna si libera da questo meccanismo di controllo, aprendosi a domande diverse e accogliendo risposte altrettanto diverse. La sua voce diventa il veicolo di questo viaggio senza fine, un’evoluzione personale che lascia un’impronta indelebile nella sua musica.

In conclusione, “Dire Bene e Dire Male” di Vienna è molto più di una semplice canzone. È un’esperienza musicale che sfida il pubblico a esplorare la propria interiorità, a guardare il mondo con occhi nuovi e a trovare l’equilibrio tra i dettagli della vita e la visione d’insieme. Un viaggio senza fine che risuona nell’anima di chiunque sia disposto ad ascoltare.

a cura di
Laura Losi

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