Fuori da venerdì 27 aprile per l’etichetta Fenix Champions League, il nuovo singolo di Pianista Indie. Il singolo di Pianista Indie, nata di getto e con istintività, che c’entri il calcio o meno ancora non vogliamo svelarvelo, a voi la curiosità per scoprirlo nell’intervista che ci ha rilasciato!
Ciao benvenuto su distorsioni sonore, parliamo subito del tuo nuovo singolo uscito per l’etichetta Fenix, “Champions League”: come nasce questo singolo?
Ciao, felice di essere qui. Champions League nasce come tutte le mie canzoni: con me seduto al pianoforte in cerca di qualcosa.
Ovviamente quella della Champions League è una metafora, in che modo questa si lega alla vita di tutti i giorni?
Siamo abituati a vivere in competizione in qualsiasi cosa facciamo a qualsiasi livello. Nell’amore, nel lavoro, in famiglia e ovviamente noi musicisti nella musica, che poi è il nostro lavoro. Sprechiamo i nostri anni migliori alla ricerca di numeri ma i numeri non portano alla felicità ed è questo il messaggio che ho voluto lanciare in Champions League.
Restando invece nell’ambito sportivo ci viene da chiederti per quale squadra sportiva tifi o quantomeno simpatizzi!
Sicuramente i Golden State Warriors e prima di loro ovviamente i Chicago Bulls.
Il calcio mi interessa poco.
Da un punto di vista musicale invece, quali sono quegli artisti senza i quali non saresti qui in questo momento?
Paolo Conte, Ennio Morricone, Chet Faker, Damon Albarn, Brian Wilson; artisti di questo tipo…
Abbiamo capito, grazie al tuo ultimo singolo, che l’amore non può essere competizione: ci sono state delle esperienze che hai vissuto direttamente sulla tua pelle a tal proposito?
Beh, ovviamente sì, ma non andrei nel dettaglio. Ma l’amore è solo il punto di partenza. Mi riferisco chiaramente molto di più alla vita in generale. Dovremmo assumere la consapevolezza piena delle vite che viviamo, arginando i numeri, le competizioni, le sfide, il capitalismo, gli obiettivi.
Semplicemente chiudendo gli occhi, per goderci il viaggio.
a cura di
Redazione