The Monkey Weather ci raccontano il loro nuovo disco

Il trio The Monkey Weather torna sulle scene con il disco “Palazzo Britannia 107”, pubblicato lo scorso 6 maggio per Ammonia Records. L’album è un concentrato di sonorità brit rock e, per la prima volta, la band piemontese punta sulla lingua italiana. Abbiamo scambiato quattro chiacchiere con Paul e soci per capire meglio questo lavoro.

Ciao ragazzi, benvenuti su Distorsioni Sonore, il 6 maggio con “Palazzo Britannia 107” portare del sano brit rock cantato in italiano, vi va di raccontarci qualcosa in più?

Palazzo Britannia 107 nasce ambiziosamente come concept album.  Il nostro intento è quello di elogiare la normalità. Viviamo in un’epoca dove, forse a causa dell’estrema esposizione legata ai social, dobbiamo essere tutti perfetti, sempre allegri, sempre a fare cose straordinarie. Una sera ci siamo chiesti: ma ci sarà ancora qualcuno che fa cose normali o bisogna inventarselo?! E a sto punto la normalità diventa l’eccezione?!

Da lì è nata un po’ la scintilla per dare vita a questi personaggi che raccontavano le loro storie. Ispirati dal disco The green village preservation society dei The Kinks abbiamo collocato i nostri personaggi in questo palazzo che abbiamo chiamato Palazzo Britannia.

Le 9 canzoni raccontano la storia di altrettanti personaggi. Quanto c’è di autobiografico in tutto questo?

Beh è difficile dirlo. In alcuni casi i riferimenti autobiografici sono evidenti. Un personaggio in particolare è proprio uno di noi. In altri lo sono diventati. Per i problemi legati alla pandemia questo disco ha subìto dei ritardi nella pubblicazione. Il lavoro è iniziato molto tempo fa, anche le incisioni stesse sono antecedenti la pandemia.

Siamo convinti che l’impegno messo nei testi e nell’immaginazione anche introspettiva che abbiamo usato per creare questi personaggi, ci abbia messo in contatto con una parte di noi più antica, più istintiva, che a tratti ha predetto un po’ il nostro cammino personale, fino a farci ritrovare, a volte, dentro la canzone dopo diversi mesi.

Dopo una serie di dischi in inglese, perché avete deciso di passare all’italiano? Tra l’altro noi abbiamo ascoltato anche le precedenti produzioni e troviamo che l’italiano si sposi molto bene con il vostro sound.

Finito il tour del terzo album non sapevamo che fare. C’erano stati alcuni segnali che ci incuriosivano verso il cambio da inglese a italiano ma non eravamo proprio sicuri. Poi un giorno durante una telefonata con Kappa, il nostro produttore, lui ci fa: sapreste fare un disco in italiano mantenendo il vostro sound brit?! La sfida era lanciata e non abbiamo saputo dir di no. 

Scrivere in italiano è stato impegnativo. Abbiamo cominciato ad ascoltare tante cose nuove, riscoprendo classici del cantautorato di tutte le epoche, cercando di far tesoro di tutte queste nuove informazioni e di fonderle con quello che sappiamo suonare. Siamo usciti da un luogo sicuro per sperimentare e siamo molto contenti del risultato ottenuto, siamo felici che vi piaccia.

C’è un messaggio specifico che cercate di veicolare con la vostra musica? Quale?

Come detto prima vorremmo che questo album fosse d’ispirazione per recuperare, per ripartire dalle  cose semplici,che questo periodo ci ha un po’ portato via. Noi puntiamo sempre a divertirci e far divertire, a stare bene suonando e a far star bene chi ci ascolta.

Se si pensa ad un concetto sotterraneo direi di no. Vorremmo che assomigliasse un po’  a Le fiabe del Focolare dei fratelli Grimm. Racconti senza una morale specifica raccolti per preservare la tradizione orale tedesca dall’invasione napoleonica. Ecco, vorremmo preservare questi racconti di vita comune dall’invasione dell’estrema esposizione. Come cantava Lucio Dalla “l’impresa eccezionale, dammi retta, è essere normale”

Sappiamo che siete già tornati on the road per alcune date dal vivo. Quali saranno le prossime?

Sabato 7 presenteremo il nostro disco alla Loggia del Leopardo (VB)

Venerdì 22 saremo a Milano all’arci Bellezza nell’ambito della Brit On Night con i Radio Days

Naturalmente stiamo studiando qualcosa per quest’estate. A presto daremo tutti i dettagli. 

a cura di
Redazione

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