Verona Digital Music Fest 2023 – The Factory, Verona – 31 marzo 2023

San Martino Buon Albergo ha accolto la terza edizione del Verona Digital Music Fest al The Factory, locale votato alla musica. La prima giornata del festival è stata assolutamente esplosiva e coinvolgente per un pubblico sempre sul pezzo che è riuscito ad esaltare ogni gruppo sul palco

Nato da un idea dell’associazione Verona Digital Arts nel dicembre 2020, il Verona Digital Music Fest si è sviluppato negli anni con l’obiettivo di portare al grande pubblico la musica emergente del territorio veronese e più in generale quello veneto. Affermandosi così come una rampa di lancio importante per lo sviluppo di progetti artistici e non solo, facendo diventare Verona uno snodo artistico sia grazie alla sua posizione strategica che per il terreno fertile per un movimento musicale sempre più ampio e variegato.

Alla base di questo Verona Digital Music Fest c’è la beneficenza, tutti i proventi della due giorni saranno infatti devoluti alla Ronda della Carità, associazione di volontariato veronese nata nel 1995 con lo scopo di supportare i senza fissa dimora della città scaligera che ogni giorni si trova per distribuire pasti, capi, coperte e generi di prima necessità oltre che cercare tramite varie attività di far reintegrare questa parte dimenticata della società in quello che è il tessuto vivo di Verona.

Quest’edizione 2K23 è iniziata con una prima giornata all’insegna dei Gazebo Penguins. La storica Band Emiliana che abbraccia il festival con la quarta tappa del loro tour “Quanto” coincidente con l’uscita del loro nuovo album. Assieme a loro si sono esibiti alcuni gruppi che si faranno di sicuro conoscere grazie a melodie orecchiabili e sperimentazioni musicali sempre attuali e in alcuni casi all’avanguardia.

Silenzio, si fa casino

Ore 20.30 Ad aprire le danze in un The Factory che ancora deve carburare è un Matteo Bonini, cantautore Indie Pop, che, col fare da cantante navigato, riesce ad attirare il pubblico sotto il palco e grazie a melodie e un look che ricorda vagamente famosi cantanti indie le teste si muovono, i corpi si dimenano con la compostezza che il genere richiede e si sentono le prime persone cantare.

Un mini concerto che scivola via veloce e piacevole e ha il pregio di far aumentare i presenti dando via nel giusto modo ad una serata che si preannuncia decisamente interessante.

A seguire sale sul palco Evra, cantante già nota al grande pubblico per aver partecipato nel 2016 ad X Factor arrivando fino ad Bootcamp, ed oggi sul palco del The Factory col suo primo live e l’emozione è palpabile.

Un esibizione che ripercorre pedissequamente le tracce del suo nuovo EP in modo da far calare il pubblico nel suo percorso, tra armonie R&B e soul riesce ad immergerci nelle insicurezze della cantautrice rimanendo rapiti da una voce piena che, a differenza della timidezza da primo live, riesce ad entrare nelle orecchie e nei cuori di tutti trasportandoci nel suo mondo e facendoci capire che sicuramente sentiremo parlare ancora di lei.

Dai Singoli alle Band

Da Verona con furore arrivano sul palco i Parco Natura Morta, un nome che ricorda da vicino un famoso parco nel veronese e che in comune col parco ha l’intensità e l’unione di tanti aspetti diversi, una commistione di strumenti più disparati, dal piano elettrico fino ad arrivare al trombone.

Un’unione di suoni che rendono le armonie uniche, armonie che sul palco si fanno sentire e arrivano a creare un genere tutto loro, un indie rock pop con infulenze elettroniche e noise che ha un indirizzo preciso e lo si sente per tutto il loro concerto, si sente che sono di casa e il pubblico, sempre più numeroso, si lascia andare cantando ogni loro pezzo con l’energia e il vigore che la serata richiede, che il gruppo sul palco necessita.

Dopo quest’energia tutta veronese salgono sul palco i Folks, Stay Home, gruppo Vicentino che si definisce Post-Rock, ma attinge a piene mani all’Alternative Rock e ai quei suoni che ricordano un cantautorato anni ’70 che si sta riscoprendo anche tra i giovani.

Una band che, nonostante sia giovane e con un solo EP alle spalle uscito lo scorso anno, ha già una fanbase consolidata che li segue nei loro concerti e anche ieri non è stata da meno, talmente coinvolta dai ritmi della band che ad un certo punto sovrastava il cantante a mo di concerto sold out in un grande palazzetto.

Una Lunga serata che volge al termine

Prima delle ultime due esibizioni abbiamo potuto tastare cos’è la Ronda della Carità, sul palco si sono presentati, oltre ad alcuni rappresentati dell’organizzazione, due persone che ce l’hanno fatta grazie alla Ronda e hanno voluto omaggiare il pubblico presente con una canzone che è diventata simbolo e manifesto della resistenza, ma anche del dissenso e della rinascita: Bella Ciao; il locale ormai pieno riesce far riecheggiare le parole ormai immortali facendo cantare tutti i presenti.

Gli animi si chetano e sul palco parte il beat, i MOLTObELLO, duo composto da due fratelli del Lago di Garda, si presentanto con ritmi tipici del pop, ma rigorosamente in italiano perchè è questo il concetto del loro progetto, cappello da pesca, pantaloni cargo ed un sound che ricorda boy band americane rimaste nei pensieri dei millenials.

Musiche e testi che si fanno ascoltare e fanno muovere il pubblico presente che, nonostante fosse abituato ad altri ritmi non si sottrae all’ascolto anzi, incita il duo che si prende la scena non facendo trasparire la loro giovane età e la breve carriera.

Fuoco alle polveri arrivano i pesi massimi

Sono ormai le 00.40 quando sul palco di un The Factory ormai pieno entrano in scena i Gazebo Penguins, il gruppo più atteso della serata, già dalla prima nota si capisce l’energia che le loro canzoni sprigionano, anni di sperimentazioni che hanno portato la band ad essere uno dei massimi esponendi del post-hardcore/emo-core italiano e come da tradizione per ogni concerto del genere il pubblico si scatena nella più classica delle danze: il pogo.

Un ballo che sancisce l’inzio della battaglia composta e mai violenta in quel sottopalco che ormai è un’onda che si muove all’unisono con le note sprigionate dal basso e dalla chitarra accompagnate da una batteria potente e mai invandente.

I minuti passano incessanti e la prima giornata del festival giunge al termine lasciando stremati non solo il pubblico, ma anche i cantanti che si sono susseguiti in questo luogo perfetto per ogni genere musicale.

Dopo una giornata di riposo i cancelli di The Factory riapriranno oggi per la seconda e ultima giornata del Verona Digital Music Fest dove la punta di diamante della serata sarà Aine in una lineup che comprende anche Sugar, Canostra, Elvira Caobelli, Slow Rush, The Foolz e gli Antartica.

Matteo Bonini

Evra

Parco Natura Morta

Folks, Stay Home

MOLTObELLO

Gazebo Penguins

a cura e foto di
Andrea Munaretto

Seguici anche su Instagram!
LEGGI ANCHE – I Fall Out Boy si pentono e si dolgono
LEGGI ANCHE – Guns N’ Roses, ufficializzata la data d’uscita del nuovo album

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *