perle ai porci - consigli musicali marzo

Nel mare magnum planetario, questa volta ci sono delle proposte Made in Italy interessanti

Marzo pazzo. Un po’ come le proposte musicali che Andrea vi propone per il nuovo appuntamento con Perle ai Porci. Molto metal. Badilate di metal. Ma anche qualcosa di più leggero, tra rock interessante e qualche sorprendente ballad. Occhio, infine, a un po’ di proposte made in Italy: non dite che non ci sia musica interessante nel nostro Paese… Dai, cominciamo: prendete le cuffie, inforcate gli occhiali e cominciamo.

Artista: My Perfect Alien
Brano consigliato: Karma
Genere: Rock
Nazionalità: Francia

Nonostante una struttura “standard”, “Karma” dei francesi My Perfect Alien ha un bel groove, una produzione che mette in risalto la bella voce femminile che riesce a calibrare bene le parti alte così come quelle più soft.


Artista: Basharan
Brano consigliato: Orchid
Genere: Rock Psichedelico
Nazionalità: Regno Unito

Atmosfere rarefatte, armonizzazioni ben fatte e uno stile che, personalmente, mi ha conquistato. “Orchid” è un continuo crescendo che potrà piacere sicuramente a chi vuole ascoltare qualcosa di particolare, con armonizzazioni vocali che possono ricordare vagamente gli Alice In Chains e qualche soluzione di Porcupine Tree, ma con uno stile globale molto, molto personale.


Artista: Dittatvra
Brano consigliato: Sto bene (se mi dici ti amo e ti tagli le vene)
Genere: Alternative Rock
Nazionalità: Italia

Da Bologna con furore, un bell’alternative rock robusto e ispirato. Video figo, testo liberamente ispirato da “La ballata dell’amore cieco” di De André, arrangiamento solido e produzione di tutto rispetto. Il prossimo che dice che in Italia non c’è roba interessante…


Artista: Europa
Brano consigliato: Cuil, Clann Na HÉireann
Genere: Metal Strumentale
Nazionalità: Stati Uniti d’America

Mettete il metal, mettete dei forti richiami alla tradizione irlandese. Unite il tutto ed ecco qui, una strumentale interessante, che si lascia ascoltare facilmente. Buona produzione, robusta e al tempo stesso non troppo “roboante”, il che facilita lo scorrere dei 7 minuti e 10 secondi. Il brano poteva essere limato un po’? Forse. Tuttavia è una buona opera, un bel biglietto da visita per questo progetto che, nonostante si chiami Europa, proviene dagli Stati Uniti.


Artista: Sayor
Brano consigliato: Lowest of Lows
Genere: Metal
Nazionalità: Svezia / Stati Uniti d’America

C’è una storia dietro i Sayor. Loro sono un duo “a distanza”: i componenti infatti vivono rispettivamente in Svezia e in USA. Tempo fa mi ero già imbattuto nella loro musica ma aveva molti aspetti da sistemare. Il potenziale, tuttavia, c’era. Jamie O’Brien, il cantante e chitarrista, non ha una vita facile e si aggrappa alla musica con tutto se stesso. A distanza di un anno, esce questa “Lowest of Lows”, che è un passo gigantesco in avanti. Un metal melodico ben strutturato e ben prodotto. Nulla di nuovo sotto il sole, ma tutto è fatto bene. Dategli un occhio. Personalmente: bravi Sayor, la strada è quella giusta.


Artista: Isolated System
Brano consigliato: Loss Defeat
Genere: Dark Wave / Metal
Nazionalità: Italia

C’è qualcosa di malato, interessante. Oscuro, bello. Gli Isolated System sono italiani, sfruttano le atmosfere oscure e il doppio cantato (pulito e straziato). Il giochetto funziona, soprattutto nel singolo “Loss Defeat” che ha lanciato l’album “Hopeless” lo scorso 10 gennaio. Nell’LP c’è qualche sbavatura, per onor di cronaca è necessario dirlo, ma nel complesso questo progetto ha buone possibilità di svilupparsi ulteriormente nei prossimi mesi (e anni). Se immagini di paesaggi disperati e oscuri vi rallegra l’animo, “Loss Defeat” farà al caso vostro.


Artista: Shadowpath
Brano consigliato: Unwounded we Bleed
Genere: Metal
Nazionalità: Svizzera

Metal con voce femminile. Un’ottima voce femminile. A un certo punto, inaspettatamente, sfoggia anche un discreto growl. Tutti i componenti della band sono molto preparati e precisi nell’esecuzione (senza per questo sembrare troppo freddi): il quintetto svizzero si lascia apprezzare con musica tecnicamente ineccepibile. Ottimo l’assolo e il fraseggio finale di chitarra.


Artista: andvari
Brano consigliato: 8:31
Genere: Alternative Rock
Nazionalità: Italia

Si parte con alcune note di pianoforte, poi un canto anglofono. Con delicatezza sopraggiunge un violino, infine una batteria che in punta di piedi prende spazio, facendo da apripista a una chitarra che apre alla seconda parte, omaggiando tutto quel rock e parte di metal che nelle ballad più delicate ha trovato spesso ottimi esponenti (Kamelot, gli Anathema degli anni 2004-2012, anche semplicemente gli Evanescence). Il tutto però mitigato da un ancestrale richiamo, volontario o meno, a quella che è l’influenza maggiore dell’autore del progetto, ovvero i Sigur Ros. Non a caso il nome andvari è un esplicito riferimento a un brano della band islandese che, sempre non a caso, significa “brezza”, “vento leggero”, atto a indicare una piacevole sensazione che in taluni casi sfocia nel conforto, se vogliamo. “8:31” è un buon antipasto per quello che in futuro potrebbe confluire in un EP.


Artista: Tilburg
Brano consigliato: Melting Tesla
Genere: Rock/Metal Progressive
Nazionalità: Olanda/Stati Uniti d’America

Musica in bilico tra rock e metal. Un drumming interessante e qualcosa, a livello di suono delle chitarre, che potrebbe richiamare i Tool. Bella l’introduzione di arpeggi e dell’uso dei sintetizzatori. È un mix di idee ed intermezzi che però funziona molto bene perché evita di essere confusionario nonostante la gran quantità di sovraincisioni. Interessante, strano ma non troppo.


Artista: Mike Freund
Brano consigliato: Waitin on you
Genere: Rock
Nazionalità: Stati Uniti d’America

I richiami al rock’ anni ‘90 con spunti un po’ blues e folk ci sono tutti, si sentono pesantemente. Non è certo una proposta originale ma, come dico in alcune circostanze, se qualcosa di già sentito è fatto bene, non è una cosa cattiva. “Waiting on you” è un bel brano con un incedere compassato nella strofa e un ritornello che si apre moltissimo. Consigliato per un ascolto in un sabato mattina con un sole un po’ pallido, in attesa che le nuvole vadano via.


Artista: Third Man Syndrome
Brano consigliato: The Call
Genere: Rock strumentale
Nazionalità: Austria

Non so perché, ma in questa puntata di Perle ai Porci è già il terzo brano strumentale che vi propongo. Sarà che sono tutti progetti interessanti in maniera diversa l’uno dall’altro. The Third Man Syndrome, per esempio, incuriosisce sin dal nome del progetto stesso. Per farla breve, la sindrome del terzo uomo è un fenomeno psicologico per il quale, in caso di condizioni estreme al limite del rischio di morte, verrebbe avvertita accanto a sé una presenza ulteriore, che sia fisica o immateriale. È una presenza di conforto, di incoraggiamento. Ok, ora vi ho dato un aneddoto di cultura generale che potete giocarvi in più occasioni, ma tornando alla musica, “The Call” è una cavalcata emozionale che gode di una struttura ben pensata che riesce a creare un climax ottimo fatot di chitarre (una bellissima Schechter) e tastiere evocative. È un viaggio epico di otto minuti robusti, compatti, coesi, che non annoia nemmeno per un nanosecondo. Non è poco. “The Call” fa parte dell’EP di debutto di Third Man Syndrome, vi lascio qui il link Spotify. Ne vale la pena.


Artista: Logeion
Brano consigliato: Quello Che resta
Genere: Rock
Nazionalità: Italia

Oltre a brani strumentali, questa volta vi sto proponendo anche delle vere e proprie cavalcate con minutaggio importante. Qui siamo in Italia, con un progetto musicale davvero interessante e con un potenziale abnorme. Potenziale che in “Quello che resta” esce già fuori con grande forza. Sette minuti e cinquantaquattro secondi non sono pochi, ma qui sono sfruttati al meglio. Piccolissime ingenuità che non ledono la forza e la qualità generale della proposta. “In Italia non sappiamo più fare ruok, dove sono finiti i gruppi bravi?”11!” dirà il solito amico poco sveglio. Signori miei, di gruppi e di realtà ce ne sono. I Logeion sono tra questi. Devono ancora sbocciare al 100%, ma quanto ascoltato qui è abbastanza godurioso.


Artista: Tanner Orton
Brano consigliato: Coincide
Genere: Hard Rock
Nazionalità: Stati Uniti d’America

Hard Rock americano con una buona produzione, bel groove e quel suono un po’ sporco che male non fa. Per chi è alla ricerca di quaclosa da aggiungere alla propria comfort-zone, senza per questo continuare ad ascoltare cose trite e ritrite o stucchevoli. “Coincide” è una bella prova di Tanner Orton.


Artista: Scolopendra
Brano consigliato: Event Horizon
Genere: Death Metal
Nazionalità: Francia

Death Metal dalla Francia. Funziona, perché dobbiamo ricordarci che i nostri cugini hanno una tradizione metal interessante. Qui gli Scolopendra tornano sulle scene con nuova musica dopo circa 6 anni di silenzio. A maggio uscirà il loro terzo album e “Event Horizon” è un buon antipasto di quello che ci aspetterà. Suono granitico, un cazzotto in faccia ripetuto per cinque minuti e un growl ben eseguito. Possente.

https://youtu.be/vdffu_jDMH0

Artista: Alien Feli
Brano consigliato: Have You Ever Been Free?
Genere: Rock
Nazionalità: Costa Rica

Un po’ U2 sperimentali che però si sono svegliati nel corpo e nel mood di certi Arctic Monkeys e dei Mars Volta. Alien Feli e la sua “Have You Ever Been Free” è l’incarnazione di tutto l’Indie Rock anglo-americano che è passato negli ultimi 10 anni. E funziona bene. La produzione scarna gioca a suo favore, grazie anche al saper trasformare in punti di forza quelle che magari per alcuni potrebbero essere dei difetti.


Artista: Kid Colling
Brano consigliato: Living On The Qild Side
Genere: Rock Blues
Nazionalità: Lussemburgo

Blues rock con un bel groove e una bella voce. Un prodotto musicale di tutto rispetto, senza dubbio alcuno. Se vi piacciono le vibes da blues con una ricerca di melodia interessante e contemporanea, Kid Colling fa per voi.


Artista: Revel
Brano consigliato: KASINO
Genere: Pop Punk
Nazionalità: Italia

Vi ricordate l’ondata pop-punk tra il 2004 e il 2012? Finley, Vanilla Sky, ecc ecc… Se non la ricordate, mi fate sentire un vecchio decrepito. Crisi d’età a parte, Revel ha per natura una maniera scanzonata, un po’ grezza e feroce e senza troppi fronzoli di riprendere quella freschezza e leggerezza, ma in chiave più contemporanea. Ora, grazie a varie entità che si aggirano per l’aere spotifyano e radiofonico, questo pop-punk italico è tornato in auge, ma “Kasino” lo sento un po’ più naturale, meno costruito, soprattutto con una scrittura decisamente migliore. Ovviamente, se siete cresciuti a pane, latte e Opeth non vi piacerà; per tutti gli altri, il sentimento va dal “non mi dà fastidio” all’apprezzabile.


Artista: XIII Doors
Brano consigliato: Unleash The Beast
Genere: Metal
Nazionalità: Irlanda

Bel suono e una voce potente ma col giusto bilanciamento. I XIII Doors possono piacere sia a chi è in cerca di un rock’n’heavy robusto e granitico, sia a chi si è appena avvicinato a questo genere di musica ma non sopporta le voci troppo spinte (growl/scream o semplicemente “urlate”).


Artista: Beyond the Veil
Brano consigliato: Terminus (I. Futility, II. Absurdity Reigns)
Genere: Progressive Extreme Metal
Nazionalità: Giappone/Stati Uniti d’America

Una suite di oltre 15 minuti con un’infinità di sfumature. L’intro che tesse armonizzazioni e un’atmosfera quasi onirica, poi l’esplosione in faccia della potenza sonora di questo progetto giappo-statunitense. Il risultato è granitico, sontuoso, estremamente ben prodotto e con un impatto di tutto rispetto. Unire Thrash, Black sinfonico, Math metal e tanto altro senza risultare un casino non è facile. Unire tutte queste tipologie di musica in forma continua per oltre un quarto d’ora, è da folli.


Artista: PVRS
Brano consigliato: Ablaze
Genere: Metal
Nazionalità: Belgio

La lezione del doom metal, ma rivisitata in chiave più moderna e con un bel piglio, robusto e convincente. Ritmo lento, cadenzato, atmosfera lugubre e gran voce. Cosa volete di più?


Artista: ANöjD
Brano consigliato: Rock’n’Roll
Genere: Hard Rock
Nazionalità: Brasile/Svezia

Cos’hanno in comune Svezia e Brasile? Fino a qualche tempo fa non lo sapevo, ma a quanto pare la passione per la musica hard rock stradaiola anni ‘80/’90. Gli AnöjD sono questo, né più, né meno. Fanno tutto abbastanza bene, si mantengono inchiodati agli stilemi dell’hard rock dei Guns, Skid Row e tanti altri. Per gli amanti irriducibili di quegli anni, potrebbero essere un piacevole ascolto.

a cura di
Andrea Mariano

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