Fall Out Boy – Forum di Assago – 20 ottobre 2023

Dopo 9 anni di attesa, quando aprirono ai Linkin Park nel 2014, sono tornati finalmente i Fall Out Boy per il nuovo disco “So Much (for) Stardust”

In realtà gli anni di attesa per i fan più accaniti per una performance da headliner sono stati ben Q-U-A-T-T-O-R-D-I-C-I, per molti troppo piccoli al tempo questa è stata infatti una prima volta e come diceva qualcuno “la prima volta non si scorda mai”. In questo caso non si scorderà di certo questo concerto della band statunitense.

I Fall Out Boy in questi anni ha avuto un po’ di alti e bassi, sono spariti dalle scene e hanno avuto una crisi di identità diciamo, ma i primi singoli rilasciati quest’anno facevano ben sperare in un ritorno ai vecchi splendori e così è stato con l’album “So Much (for) Stardust“. Il nuovo album ha riportato l’amore e riacceso la passione per questa band in molti animi dei fan riportando in auge il gruppo.

Una piccola parentesi PVRIS

Come band d’apertura siamo riusciti ad ascoltare giusto un paio di canzoni dei PVRIS che ci hanno però fatto prospettare come lo spettacolo in attesa dei Fall Out Boy non sia stato proprio dei peggiori, anzi.

Lo show nel concreto

C’è chi ha detto recentemente che i Måneskin siano la più grande rock band in giro al mondo; ma prima del nostro amato gruppo italiano, per ciò mostrato ieri sera, potrei inserirci i Fall Out Boy seppur non rientrino a pieno nel genere.

Un’ora e quarantacinque minuti di show conditi da fiamme, bolle (ndr, bella tra l’altro questa contrapposizione tra acqua e fuoco nello show come per mostrare un lato più sferzante e uno più delicato della band) e cambi repentini di scenografie pazzesche. Uno spettacolo che è stato curato nei minimi dettagli cercando di portare le emozioni dello spettatore su un altro livello, complici la performance della band sul palco e le canzoni ripescate dagli album più storici.

La voce del cantante Patrick Stump è sempre stato un elemento altamente distintivo della band e il suo spettro vocale dal vivo è qualcosa di “imbarazzante”, nel senso buono del termine. Seppur con alcune imperfezioni in certe parti, la facilità con cui riesce a cambiare timbro, salire e scendere di scala nelle note con pause tra i brani brevissime è qualcosa di incredibile.

Unica piccola nota negativa a margine: l’entusiasmo del pubblico è stato un elemento importante, ma non c’è stato nessun cerchio di pogo né chiamato dalla band né spinto dai presenti in parterre. Ci mancava giusto questa ciliegina sulla torta.

Golden Moments

A parte i momenti dove le fiamme uscivano dal basso di Pete Wentz, ma tralasciamo questo piccolo dettaglio, una delle parti migliori è stata quella centrale dove Patrick Stump dicendo espressamente di “non saper suonare il pianoforte” ha invece scatenato una delle parti più emotional di tutto il concerto suonando in fila “What a Catch, Donnie”, “Don’t Stop Believin'” e “Save Rock and Roll”.

L’altro momento migliore di concerto è stata la parte finale con una coda di hit pazzesche. A molti in parterre si era creata quella contrapposizione di pensieri tra il “no, dai basta sto morendo” e “continuate a suonare, vi prego”.

La rivalsa dei Fall Out Boy

La band si candida quindi ad avere ancora un posto a livello internazionale tra le band più blasonate se continua a percorrere questa strada. L’attenzione a portare uno show variegato, potente e la performance tenuta sul palco non possono che posizionare questa band sull’Olimpo delle band in circolazione.

Vi chiediamo solamente un favore Fall Out Boy: la prossima volta, per tornare in Italia, non metteteci altri dieci anni o rischiate di trovarci con deambulatori, anche se in quel caso toccherà farsi trovare pronti comunque.

La scaletta del concerto
  1. Love From the Other Side
  2. The Phoenix
  3. Sugar, We’re Goin Down
  4. Uma Thurman
  5. A Little Less Sixteen Candles, a Little More “Touch Me”
  6. Dead on Arrival
  7. Grand Theft Autumn/Where Is Your Boy
  8. Calm Before the Storm
  9. This Ain’t a Scene, It’s an Arms Race
  10. Disloyal Order of Water Buffaloes
  11. Heaven, Iowa
  12. G.I.N.A.S.F.S.
  13. Headfirst Slide Into Cooperstown on a Bad Bet
  14. Fake Out
  15. What a Catch, Donnie(Partial, Piano Medley)
  16. Don’t Stop Believin’(Journey cover) (Partial, Piano Medley)
  17. Save Rock and Roll
  18. Baby Annihilation
  19. Crazy Train(Ozzy Osbourne cover) (Partial- first verse and chorus only)
  20. Dance, Dance
  21. Hold Me Like a Grudge
  22. I Am My Own Muse(Magic 8 Ball)
  23. My Songs Know What You Did in the Dark (Light Em Up)
  24. Thnks fr th Mmrs
  25. Centuries
  26. Saturday

Foto in evidenza di: Emanuela Giurano

a cura di
Luca Montanari

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