“Get Rollin'” conferma il percorso statico dei Nickelback

Torna la band canadese Nickelback con il nuovo album “Get Rollin'” dopo 5 anni dall’ultima uscita. Promossi o bocciati?

I Nickelback sono una band canadese in attività da quasi 30 anni. Hanno conosciuto il loro successo nei primi anni 2000. Alcune loro canzoni sono diventate dei veri e propri cult; in quegli anni era infatti impossibile non sentire, anche per sbaglio, qualche loro canzone come “How You Remind Me”, “Photograph” e “Burn It to the Ground” per citarne qualcuna.

La band mentre stava riscuotendo un grande successo in radio e su Youtube a livello mondiale (le piattaforme streaming erano ancora allo stadio primordiale, ndr) vincendo premi vari e riconoscimenti, nel tempo si sono guadagnati un “record negativo”.

La band più odiata al mondo

In quegli anni infatti il web era gremito di critiche nei confronti della band, ottenendo ben presto il titolo di “band più odiata al mondo“. Non si è mai capito in realtà perché ci sia stato un accanimento così duro verso la band. Con qualche piccola ricerca però si può notare come nel tempo tra i fan e la critica si siano consolidati come la “brutta copia dei Nirvana” e incapaci di rinnovarsi.

In merito a queste critiche la band si è rassegnata e ha proseguito nella propria carriera, continuando a produrre musica.

Ascolta “Get Rollin'” su Spotify.

Dopo cinque anni dall’ultimo album la curiosità e l’hype per una nuova uscita dei Nickelback si fanno sentire, soprattutto tra i fan e i detrattori più accaniti. La band è stata indubbiamente un argomento divisivo per quanto riguarda gli appassionati del genere. I Nickelback potranno non entusiasmare ma gli va riconosciuta la creazione di certe perle musicali come quelle citate precedentemente.

Una prima analisi conferma che

Delle critiche sollevate sinceramente non si riesce ad afferrare il paragone con i Nirvana, forse l’unico fattore può essere una lontana somiglianza tra i due frontman, mentre per quanto riguarda la seconda critica…

I Nickelback (credits to: Virgin Radio).

Questa è sicuramente adatta anche per “Get Rollin'”, purtroppo o per fortuna, dipende dai punti di vista. Ascoltando questo album sembra non sia passato affatto il tempo per i Nickleback; questo album, senza saperne la data di release, sarebbe potuto benissimo essere ricondotto a uno di 5/10 anni fa.

Qualche parere

Per i fan più “conservativi” l’album è tutto oro che luccica, mentre per chi si aspettava magari qualche cambiamento, rimarrà deluso. “Those Days” è paragonabile a “Photograph”, “San Quentin” a un “Burn It to the Ground” e “Tidal Wave” a “Rockstar”.

Una consistenza nello stile e nei generi non è però sempre un aspetto negativo, se i fan apprezzano questo tipo di tracce e ne vengono prodotte a profusione; qual è il problema? A lungo andare potrebbero sicuramente risultare ridondanti, ma anche altre band nella storia della musica hanno basato la propria carriera con album molto simili tra loro.

E quindi?

L’album è ascoltabile, riserva anche qualche chicca, come detto non aspettatevi la band in una veste rinnovata e che vi sconvolgerà ascolto dopo ascolto. Sono sempre i “soliti e vecchi” Nickelback che rimpinguano ulteriormente il proprio repertorio di tracce “rock” senza particolari scommesse o sperimentazioni.

Get Rollin’” rappresenta l’ennesima conferma di un percorso statico della band canadese, tanto criticata e disprezzata, ma funzionante. Alla fine dopo quasi 30 anni i Nickelback “sono sempre qua, eh già.”

a cura di
Luca Montanari

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