15 consigli (più bonus) per nuova musica interessante | Perle ai Porci #4

Perle ai porci

Nuovi consigli musicali pescati dal maremagnum dell’internet. Alcuni act italiani molto interessanti, tra l’altro. Benvenuti nell’autunno by Perle ai Porci

Volete sapere una cosa divertente? Il qui presente Andrea aveva quasi completato questa nuova puntata di Perle ai Porci. Aperto il file per aggiungere due spunti interessanti, scopre che, non si sa come, il documento si è corrotto. Morale della favola: si ricomincia, da zero. Ma bando alle ciance, perché di materiale interessante o con buon potenziale per un più roseo futuro, c’è.

Ecco dunque senza indugio ulteriore alcuno la selezione dei quindici e più brani che ho scelto per accrescere la nostra e la vostra curiosità musicale.

Artista: Jivarp
Brano consigliato: Wishing Well
Genere: Instrumental Metal
Nazionalità: Svezia

Se il nome vi solletica la mente, sì: Jivarp è stata una delle menti creative dei Dark Tranquillity per almeno 30 anni. Questo nuovo lavoro è qualcosa di molto differente rispetto alla “band madre”, con una struttura spartana e che gioca molto sull’atmosfera che si crea. In un ipotetico album (che al momento in cui scrivo ancora non c’è), “Wishing Well” sarebbe perfetto come interludio o connessione tra un “atto 1” e “atto 2”.


Artista: Ritual King
Brano consigliato: Landmass
Genere: Metal
Nazionalità: Regno Unito

Dura 7 minuti e più, ma non è per nulla faticoso ascoltare “Landmass” dei Ritual King. Ci sono un po’ di influenze stoner, ma il sound è molto più moderno. È uno degli esempi più calzanti di come tante piccole buone idee, messe bene insieme, possano produrre un gran bel risultato.


Artista: The Survival Code
Brano consigliato: Can’t Be Explain
Genere: Rock
Nazionalità: Irlanda / Regno Unito

I The Survival Code li avevamo intercettati già precedentemente con “We Are Just Fooling Ourselves”, brano robusto seppur leggermente meno d’impatto rispetto ai precedenti lavori della band. “Can’t Be Explained”, è una canzone molto solida, con una grande struttura semplice eppure possente e cresce di intensità ascolto dopo ascolto.

Anche il video è semplice ed efficace (minima spesa, massima resa). I The Survival Code sono un duo da tenere SEMPRE in grande considerazione


Artista: The Virtual Waves
Brano consigliato: The Clown
Genere: Rock
Nazionalità: Italia

Vi avevo detto che ci sarebbero stati degli “Italian act” interessanti. Eccoci qui. Loro sono un gruppo di amici che dopo lavoro si ritrovano per suonare e buttare giù un po’ di idee. Il risultato è più che soddisfacente, devo dire. Di certo, anche molto più pulito, preciso e curato di tante altre produzioni che si vantano di essere “all-self-made”. Bella dinamica, interessante la struttura pur tutt’altro che originale. Cari miei cacciatori di sogni di gloria: prendete come esempio i The Virtual Waves. Al di là di tutto, riescono a proporre un bel prodottino e trasmettono la passione in cui credono da sempre.


Artista: Pacjetloss
Brano consigliato: Disconnected
Genere: Pop Punk
Nazionalità: Irlanda

La cosa divertente è che il brano si chiama “Disconnected”, ma la band è nata e sopravvive grazie alla connessione internet. Tutti i componenti, infatti, non si sono ancora mai incontrati e hanno composto e registrato tutto online tra Scozia e Irlanda. Anche da questo, comunque, nasce il nome Packetloss. Il brano è tipico pop punk che ricorda gli anni 2000, il tutto con un cantato a tratti sgraziato e chitarre ogni tanto al limite della stonatura nell’assolo. Il tutto, però, funziona dannatamente bene. In questo periodo di “revival 2000” sono al posto giusto, nel momento giusto.


Artista: Domhain
Brano consigliato: The Mourning Star
Genere: Atmoshperic Black Metal
Nazionalità: Regno Unito

Un genere particolarissimo, che riprende molte idee del doom di un certo tipo (vi ricordate gli Anathema degli albori fino a “The Silent Enigma”?) e che ha nei Domhain una delle realtà migliori e più belle. 9:36 minuti di goduria, di epicità, folgore, ma anche malinconia delicata, prima di squarciarti l’anima di nuovo. Dovete scoprirli e ascoltarli con la giusta attenzione. Non ve ne pentirete. Tra l’altro da pochissimo è disponibile l’EP di debutto https://domhain-band.bandcamp.com/album/nimue.


Artista: LongRoad
Brano consigliato: Breathe
Genere: Rock/Grunge
Nazionalità: Stati Uniti d’America

Se come me siete cresciuti a pane, camicie a quadri e grunge, “Breathe” vi dà un respiro di quell’aria. Non sono anacronistici, né fuori tempo massimo: sono esattamente incasellati in un mood da “È il 1996. È ancora il 1996”. Se siete orfani dei Pearl Jam di “Vitalogy”, dei Candlebox, degli Stone Temple Pilots più morbidi, degli Sponge e dei Blind Melon, “Breathe” è come ritornare a casa.


Artista: Vladimir
Brano consigliato: Inspiration
Genere: Rock strumentale
Nazionalità: Ucraina

Il rock strumentale incentrato sulla chitarra non deve essere per forza uno sfoggio di tecnica disumana o di migliaia di note al minuto. Certe volte, la semplicità è molto più funzionale. È il caso di Vladimir Ginko che con “Inspiration” si destreggia su scale e soluzioni senza fronzoli, semplici eppure efficaci. Perché, laddove sweep e scale cromatiche varie indubbiamente fanno godere, anche la melodia più scarna può essere una soluzione di gran lunga migliore.


Artista: Pavillion
Brano consigliato: Depth Of Every Moment
Genere: Punk
Nazionalità: Irlanda

Tutti noi abbiamo un cugino che ha suonato in una band punk e che ha registrato in garage un demo talmente sgraziato che lo ascoltavi in continuazione a bordo della tua Peugeot 206. Come dite? No? Allora i Pavillion saranno i vostri cugini. Talmente incasinato questo brano a livello di registrazione, ma così rozzo e puro, che io ho iniziato a pogare contro il muro, mentre un mio collega era pronto a darmi dello Xanax. Poi gli ho fatto ascoltare “Depth Of Every Moment” e ha capito. Però ha continuato a guardarmi male lo stesso.


Artista: Eremos
Brano consigliato: Too Far Gone
Genere: Pop Punk
Nazionalità: Stati Uniti d’America

Vi ricordate i primi anni 2000? Vi ricordate i singoloni pop-punk con i video ambientati al college e alle feste post-adolescenziali? Ecco, “Too Far Gone” è tutto questo, con i suoi pro e i suoi contro. C?è da dire che la produzione è molto buona, a prescindere dai gusti personali di ognuno.


Artista: Giacomo Roppa
Brano consigliato: Cold Blood
Genere: Rock
Nazionalità: Italia

Giacomo ha del potenziale. Ex Brandi’s Fuel (band che ascoltai anni fa e con buon potenziale, pur con molte ingenuità) “Cold Blood” è un po’ un esercizio su come potrebbero andare in futuro le cose (tutti gli strumenti sono suonati da lui stesso). Rock classico, giri non originalissimi, ma ascolti e dici “al prossimo giro però, chissà, è interessante”. Merita un ascolto, quantomeno per curiosità


Artista: Philby
Brano consigliato: Bastogne
Genere: Rock strumentale
Nazionalità: Francia

Pezzi strumentali. Semplici, d’atmosfera. Ennesima dimostrazione di come poche, azzeccate idee possano portare a un gran bel risultato. “Bastogne” è una introduzione al mondo più sfaccettato e dettagliato dell’album “Memento”. Evocativo, atmosfera rarefatta. Ascoltare tutto l’album è un piacere.

https://philby.bandcamp.com/album/memento

Artista: Lakestaff
Brano consigliato: My Friend
Genere: Pop Rock
Nazionalità: Germania

Le linee vocali ricordano ogni tanto un po’ Michael Stipe dei R.E.M. il mood di “My Friend” un po’ quel rock intimista degli anni ‘90 (“Creep” degli Stone Temple Pilots in versione molto più morbida). Se siete attaccati a quel tipo di sonorità, può essere un brano perfetto per la vostra comfort zone.


Artista: Fuse Meat
Brano consigliato: Red Zone
Genere: Rock
Nazionalità: Italia

Volete un rock / hard rock classico, che più classico non si può? Eccolo qui. I ragazzi non se la cavano male a cavalcare stilemi ben consolidati. Unica nota a margine, la pronuncia un po’ “casereccia” dell’inglese, ma il risultato finale complessivo è comunque più che godibile. Di seguito vi lascio il link dell’intero album “Harder Faster Louder”


Artista: Once Upon the End
Brano consigliato: Dying Concrete
Genere: Metal
Nazionalità: Francia

Metal post apocalittico con growl e voce pulita. La band ha da poco sostituito il cantante storico con una voce femminile. Inevitabile il paragone col passato, ma gli Once Upon the End sono stati intelligenti nell’applicare qualche piccola variazione rispetto alla versione originale di “Dying Concrete”.

Bonus tracks:

Artista: Goat Eater
Brano consigliato: Faithful Lights
Genere: Eletronica / Rock
Nazionalità: Cechia

Non bastonatemi, ma molto vagamente in “Faithful Lights” potreste sentire degli echi di Pink Floyd. Un po’ per il suono della chitarra, un po’ per il modo in cui GoatEater canta quasi sussurrando. Lui l’abbiamo già incontrato in precedenza e dimostra di sapersi muovere piuttosto bene in varie forme dell’elettronica mescolate con il giusto peso a soluzioni che strizzano l’occhio (e l’orecchio) al rock.


Artista: Sierra Levesque
Brano consigliato: Get Off My Stage
Genere: Rock
Nazionalità: Canada

Prodotta da Ron ‘Bumblefoot’ Thal (chitarrista impressionante ex Guns n’ Roses, Asia e di quel progetto incredibile che sono i Sons Of Apollo), onestamente, non ha tantissime carte da giocare. Ha un buon potenziale, è molto acerba, ma scrivere e dedicare un dissing apertamente nei confronti di Machine Gun Kelly è qualcosa che mi ha fatto saltare dalla sedia.

a cura di
Andrea Mariano

Seguici anche su Instagram!
LEGGI ANCHE – “Screamin’ At The Sky”: il nuovo album dei Black Stone Cherry
LEGGI ANCHE – Thirty Seconds To Mars – It’s the End of the World, But It’s a Beautiful Day

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *