blink 182

Il trio punk rock californiano torna “ancora una volta” a far saltare radio e palchi di tutto il mondo

Dopo nove album, i Blink 182 stanno ancora riflettendo sull enigma che è sempre stato al centro della loro stravagante carriera: “What’s my age again?”. Questa volta però la risposta è abbastanza chiara : cresciuti nella vita, ma sempre giovani nel cuore. Le canzoni dell’album sono intrise della prospettiva tagliente di adulti che hanno attraversato brutti momenti e si chiedono come siano arrivati fino a qui. Dopotutto, sono passati dodici anni dall’ultimo album composto dalla formazione storica, con Mark, Tom e Travis.

“Questa volta”, canta Mark Hoppus, “non sarò compiacente”. Una promessa fatta dal bassista dei Blink 182, nella canzone di apertura del tanto atteso reunion-album della band con il co-frontman Tom De Longe. Mark si riferisce non solo al ritorno alle origini della band, ma anche alla nuova possibilità di fronte alla vita stessa, dopo aver sconfitto il cancro.

Non sorprende che entrambi i temi costituiscano gran parte dell’album delle leggende punk rock di San Diego. One More Time, aggiunge un ritrovato peso emotivo e una maturità esistenziale a un ritorno al registro storico tanto bramato dal fans, condito con gag, umorismo e voglia di divertirsi.

Blink 182
La band al completo dopo la reunion
Scoprendo le tracce…

Infatti nella già citata apertura del disco “Anthem Part 2” (il seguito di Anthem Part 2 del 2001, che a sua volta seguì Anthem del 1999) troviamo l’esemplificazione di questa metamorfosi dei Blink 182. Prendendo vita con chitarre scintillanti e fragorose batterie punk, il trio suona entusiasta, affrontando argomenti di sogni, morte e sfida delle probabilità. E quando Tom conclude con la frase enfatica “Non fallirò”, siamo sicuri che non resteremo delusi.

Quello che segue nelle successive sedici tracce è un tuffo della band in tutto ciò che ha fatto così bene in passato, con più esperienza e coinvolgimento di prima. É qualcosa che puoi sentire, dagli accattivanti inni pop punk come “Bad News”, “Otherside” al il turbolento singolo “More Than You Know”. La splendida “Dance with me”, tributo ai Ramones, è una gioia totale, meticolosamente prodotta e amorevolmente messa insieme dallo stesso Travis.

E non mancano le easter-egg per i fan più accaniti. Il pezzo pop “Fell In Love” presenta un’interpolazione di “Close To ME” dei Cure, il cui frontman Robert Smith ha collaborato con loro in “All Of This” del 2003. C’è l’epica “Hurt” in stile Angel And Airwaves, mentre Tim Armstrong si presenta nell’interludio hardcore punk di ventisette secondi di “Fuckface”. La cosa migliore però è l’esplosiva “Terrified”, una canzone rimasta in cantiere dal progetto parallelo Boxcar Racer di Tom e Travis. Pezzo che Mark ha comunque deciso di accettare tra i brani dei Blink 182 come segno di ritrovata coesione dopo il ritorno di Tom.

Blink 182
Uno scatto della band sul backstage del video di “Edging”
Tirando le somme…

One More Time, il pezzo che da il nome all’album ci trasmette tutto l’amore del mondo, dato l’approccio toccante e diretto nell’affrontare la storia dei Blink 182 come band. Per non parlare del fatto che ha inaugurato live in anteprima mondiale chiudendo magnificamente la scaletta del concerto di Bologna.

Come sempre i Blink 182 danno il meglio di sè quando canalizzano energia punk rock e testi ironici, trascinati da chitarre distorte e ritmi incessanti di Travis. “Turpentine” è ricca di azione, colpisce nel segno e usa l umorismo immaturo della band per svelare i temi più oscuri di One More Time. Mentre Barker picchia ad una velocità vertiginosa, la canzone descrive in dettaglio la depressione di Hoppus durante i trattamenti per il cancro.

Gli ascoltatori più esperti verranno trasportati indietro ai primi anni con “When We Were Young”. Un brano inno che condivide il nome col festival emo di Las Vegas del quale i Blink 182 sono stati gli headliner la settimana scorsa. Nella traccia finale dell’album, “Childhood” la band rallenta meditando sugli anni passati, e Hoppus lamenta: “Dove è finita la nostra infanzia? Vogliamo sapere.” tra tamburi fragorosi e chitarre cinematografiche. É dura affrontare la realtà. I nostri burloni preferiti del punk rock sono finalmente pronti ad ammettere che non sono solo più vecchi, ma anche più saggi.

Non è finita finchè non è finita

A distanza di una settimana dall’uscita dell’album, i Blink 182 ci hanno regalato due nuove tracce bonus, “Cut Me Off” e “See You”, disponibili nella versione digitale del disco. Entrambe le canzoni sono gigantesche esplosioni di emotività pop-punk, anche se ognuna con le sue particolarità.

“See You” va in ripetizione continua già dal primo ascolto, grazie al sapiente binomio tra power chords e e sintetizzatori. “Cut Me Off” nel frattempo, bilancia la distorsione con alcuni riff intrisi di riverbero che serpeggiano in sottofondo. Troviamo anche qualche campanaccio nostalgico nella traccia, a dimostrazione dell’autoironia secolare della band californiana.

Ci hanno stupito a ottobre 2022 con il ritorno di fiamma a cavallo di “Edging”, fatto commuovere prima tra le note di “One More Time” e saltare poi con la carica di “Dance with me”. Il venti di ottobre, con One More Time e le sue (per ora) diciannove tracce, ci hanno fatto innamorare. Ancora, come se fossero i primi anni duemila.

Speriamo solo che “ancora una volta” ci abbiano preso gusto, Tom non faccia altri scherzi, e continuino a non crescere mai.

a cura di
Mattia Mancini

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