Un punk innamorato? Potrebbe andare tutto bene e “INVECE NO”: Intervista a TOSCA

Un’esplosione punk elettrizzante come il primo incontro, trascinante come la voglia di rivedersi, con quella punta di anarchia tipica del genere

Il mondo di Tosca subisce un irruente terremoto che gli fa dimenticare i suoi sogni da rockstar, ma non la sua natura da ragazzo alternativo: ribelle a suo modo, si trova attonito ai piedi della persona che potrebbe rappresentare la vera avventura.

Party e rock band cadono in secondo piano rispetto alla figura appena incontrata, tanto irreale da sembrare inventata. Nonostante i disastrosi presupposti, inizia con INVECE NO una nuova fase artistica e sentimentale per Tosca, che, raccontando la sua storia d’amore, ci trascinerà in un mondo di chitarre elettriche, due di picche e serate fuori controllo. Qui la nostra intervista:

Nel tuo nuovo singolo “Invece No” racconti di un innamoramento travolgente e punk, come la tua musica. Come nasce il brano?

La prima bozza di “Invece No” l’ho scritta esattamente un anno fa. Il testo, ma anche la

strumentale erano completamente diversi da quello che alla fine è diventato il brano finale:

diciamo che avevo solamente bisogno dell’input giusto, che per fortuna (forse, sfortuna) è arrivato

poco dopo.

“Invece No”: Già dal titolo si può capire che non potrà mai finire bene. Le tue relazioni sono spesso così turbolente come racconti oppure le rendi difficili tu apposta per scrivere le canzoni?

Effettivamente, ripensandoci, ho avuto quasi sempre relazioni “movimentate”. Ma in un certo senso è divertente, un po’ come andare sulle montagne russe! Sicuramente ci metto del mio, ma

non cerco di sabotare la situazione per il “brivido”, direi più che è un mio limite, oltre ad essere io difficile da gestire, non sono nemmeno in grado di gestire le situazioni. Però non mi posso lamentare, perché tutto questo mi dà ottimi spunti per poi scrivere le mie canzoni, e credo si senta che sono “vere” e “vissute”.

Dal testo si evince una tua forte insicurezza davanti ad una persona che reputi “tanto irreale da sembrare inventata”. Molto spesso quando ci si innamora si attiva un comportamento di “esaltazione” dell’amato, sei d’accordo con questo? Ti capita di reiterare questo comportamento o la persona a cui è dedicato il brano è una dolce parentesi?

Sì, assolutamente, sono d’accordo. Io mi reputo anche molto fortunato, ho sempre incontrato persone fantastiche, che mi hanno lasciato bei ricordi e dato tantissimo. Diciamo che io fomento questo comportamento per mia indole, pensa che i miei amici mi prendono in giro dicendo che basta che una ragazza mi dica “ciao” per farmi perdere la testa. Sono io esagerato?

Le tue ispirazioni provengono sia dal mondo punk sia dall’indie italiano, un’accoppiata che molti giudicherebbero improbabile, ma veste bene ogni tuo brano. Hai mai pensato di buttarti solo sull’indie?

Sono innamorato di entrambi i generi, e ascolto entrambi tutt’ora. Ma sono sempre stato convinto di quello che volevo fare e lo sono completamente adesso. Mi piace sperimentare, e lo stiamo facendo. In futuro non si sa mai, ma non penso proprio che potrei fare a meno delle chitarre distorte!

Il tuo nuovo brano vanta la collaborazione di due diversi produttori, Leonardo Brillo e heysimo. Che rapporto hai con ciascuno di loro e che apporto diverso sanno dare alla tua musica?

Leo, è il mio migliore amico, ci siamo conosciuti alle superiori, e siamo sempre insieme. Il primo progetto, lo abbiamo prodotto, scritto e registrato nel mio piccolo “home studio”. Siamo molto ambiziosi e volevamo che il nostro prodotto fosse professionale ad un livello che da soli non

potevamo raggiungere, appena abbiamo conosciuto heysimo, ci siamo detti “dobbiamo lavorare con lui.”

Simo è stato fondamentale e penso che sia un produttore fortissimo, oltre ad essere diventato un amico: grazie a lui siamo riusciti a fare quel “passo” in più. L’importante è continuare il percorso di crescita. E sono sicuro che con Simo e tutto il team di Bloom lo stiamo facendo.

“Invece No” Rappresenta un nuovo inizio per la tua carriera musicale. Cosa dobbiamo aspettarci di diverso? Ci presenterai un nuovo Tosca o resterai lo stesso punk-boy di sempre?

Penso che Tosca rimarrà sempre lo stesso, ovvero quel ragazzino che per anni ha scritto e cantato in cameretta, e che ora sta facendo quello che gli piace, divertendosi e augurandosi di raggiungere sempre nuovi traguardi. L’obbiettivo di questo “step” è quello di mostrare una parte più matura, a livello tematico e musicale, secondo me il lavoro è ancora tantissimo, però penso anche di essere sulla buona strada. Ma saranno le persone a giudicare!

a cura di
Redazione

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